domenica 11 settembre 2011

AMORE E LIBERTÀ



Libertà è una parola straordinaria:

ma può essere una delle parole più feroci del mondo ...
Abbiamo il coraggio di guardare in faccia ciò che sosteniamo di darci come fondamento della morale, della legge naturale. Siamo pazzi! Che cosa è la legge naturale? E' il forte che mangia il debole: la libertà diventa terrore. Non è vero che siamo liberi di amare o di non amare.

La libertà ha un senso unico: è quel qualcosa che si trova in noi uomini, materia del tutto provvisoriamente di essere portatori di pensieri... non siamo liberi di amare o di non amare: siamo liberi per essere capaci di amare se non ci fosse la libertà e se gli uomini fossero sottomessi ad una legge che si impone loro non ci sarebbero tanti criminali.
Bisogna avvertire tutti, senza ritardo, quando è il cuore stesso di Emmaus ad essere in discussione.
Quando un infelice, materialmente o moralmente viene a chiedere e noi non siamo pronti all'invito, che considerazione avrà di noi? Ma so che tutti noi, anche i più attaccati agli ideali di Emmaus, abbiamo i nostri momenti “no” per stanchezza ed irritazione... Non ci imponiamo lo sforzo di immaginarsi realmente in quella situazione.
Ma se è grave rimanere indifferenti di fronte al dolore di un altro, a maggior ragione lo è il lasciarlo ripartire offeso con la sua fame e il suo dolore.
Che cosa rende attiva la nostra esistenza! Sicuramente è il bisogno di dire che la nostra vita è un po' di tempo donato a delle libertà per imparare ad amare per l'Incontro con l'Eterno, che è Amore nel Sempre del tempo.
Amare è dividerne per guarire quel male diventato il nostro, e per la nostra gioia, arriva nella vostra gioia che diventa la nostra.
                                                               Enrica Malatesta

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