mercoledì 7 dicembre 2011

CON LUI ......... INIZIA IL PIANO DI RISANAMENTO




I piano di salvezza del Padre si incontra con la volontà e con la umana di due creature MARIA e GIUSEPPE. Due creature meravigliose e completamente e disponibili al volere del Signore.
Con l’annuncio a Maria, il Padre comincia ad attuare le antiche promesse: la venuta del Messia e la redenzione del genere umano. Dio chiede la libera cooperazione umana e la sua iniziativa, ma non vuole portarla a compimento senza  il consenso delle sue creature. Maria che si proclama “l’ancella del Signore” diventa la vera abitazione di Dio e la Madre del Signore.




Nella sfera umana, Maria è sola, nessuno sa quello che avviene in Lei. Ella sa che questo infinito ha due aspetti: uno di gioia, di tenerezza. e di gloria; l’altro aspetto di immensità invisibile, di piena redenzione e riparazione.
Fiat! E’ la parola dell’accettazione. L’Angelo adorò il Divino Mistero e si allontanò in silenzio.
Ci si chiede, in che modo la divinità si è incarnata, come il fuoco nel ferro, non trasferendosi, ma comunicandosi.
Il fuoco infatti, non si slancia verso il ferro al quale si comunica; non subisce diminuzioni, ma riempie totalmente il ferro al quale comunica.

Allo stesso modo, DIO, il VERBO “che ha dimorato in noi” non è uscito da Se stesso; il Verbo che si è fatto carne non fu soggetto a mutazione. E la terra accolse nel proprio seno Colui che nei cieli.... Lasciamoci penetrare da questo  mistero.
DIO è venuto nella carne per uccidere la morte che ci si nasconde.
Come il ghiaccio prevale sull’acqua mentre è notte e persiste l’oscurità, ma appena sorge il Sole si scioglie al calore dei suoi raggi, così la morte ha regnato fino alla venuta di Cristo, quando è apparsa la grazia salvatrice di DIO si è levato il Sole di Giustizia e la morte fu assorbita dalla vittoria, non avendo potuto resistere alla presenza della vera vita.
Festeggiamo la salvezza del mondo, il giorno della nascita dell’umanità.
Oggi è totale la condanna di Adamo. Non si dirà più “polvere tu sei e alla polvere tornerai” ma, “ unito a Colui che è nei cieli sarai elevato al cielo”. O fusione inaudita o compenetrazione paradossale! Colui che è, viene dal tempo, l’increato si fa oggetto di creazione. Lui, che è pienezza, si svuota non per gloria ma perché possiamo essere partecipi della sua pienezza.
Quale ricchezza di bontà! Quale immenso mistero ci avvolge! Siamo stati fatti partecipi dell’immagine di DIO..
Il Signore nasce in questo mondo nella solitudine e nello squallore di una stalla. Gli è per culla una rozza greppia scavata nella roccia,dove si cibavano gli animali. Accanto allo squallore vi è una vera umanità con tutte le sue debolezze. Sono i pastori i primi a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù. I grandi non intendono questa vera grandezza.
I ricchi corrono dietro alle false ricchezze e i sapienti non intendono la saggezza del Signore.
Come è strano il segno “troverete un bambino adagiato in una mangiatoia”. Il piccolo diventerà simbolo di grandezza. Fin dalla nascita di Gesù siamo costretti a convertirci e a pensare in maniera del tutto diversa da quella umana.
L’annuncio termina con il canto degli Angeli, canto che è la potente antifona al salmo della vita di Gesù, prologo di profondo significato al grande avvenimento che ora si compie sulla scena del mondo.
È suonata l’ora della salvezza; essa ha già iniziato la sua opera: è nato il REDENTORE. Tutto ciò attira i nostri cuori, ad amarti!
Ti chiediamo come San Bernardo “Più diventi povero per me, più sei caro alla mia anima” e con Sant’Ignazio di Loyola “Dammi il tuo amore e sarò ricco abbastanza, non cerco altro. Tu solo mi basti o mio Gesù, mia vita, mio tutto......! “

Enrica Malatesta

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