giovedì 12 gennaio 2012

SENZA MEMORIA- SCHIAVI DEL WEB-

     

Da indagini risulta che in Inghilterra gli inglesi sotto i 30 anni non ricordano il proprio telefono, mentre negli Stati Uniti solo una minoranza sa più di cinque numeri telefonici.
Cosi' come facciamo per l'economia, stiamo abolendo la memoria con un clik.
Per millenni l'umanità è vissuta affidando tutto ciò che possedeva di più prezioso alla banca-dati del proprio cervello per tramandare la tecnica del fuoco, degli utensili; e non sarebbero giunte fino a noi senza la traduzione orale l' ”Eneide” e l' ”Odissea”. Con le nuove tecnologie, sfruttate non in maniera idonea, ci siamo sottoposti all'obliterazione della capacità mentale e consegnato “Il Muscolo Mentale” ai circuiti elettronici senza preoccuparci delle conseguenze, affidandoci, con una parola chiave, la nostra memoria.
La nostra memoria personale resta e resterà il più efficace sistema mai inventato per procurare dati e notizie accumulati e sedimentati in modo casuale. Certo, il rischio che si corre oggi è di essere tutti  soggetti a “buchi di memoria”, a vere e propie amnesie. Le agendine elettroniche ci evitano brutte figure imbarazzanti (per appuntamenti mancanti, scadenze di lavoro, anniversari ecc.).
Diceva Cicerone, se la memoria è la custode di ogni conoscenza, allora siamo entrati nell'epoca  della conoscenza. Siccome siamo sempre alle prese con un oceano di informazioni, di dati, di conoscenze, di curiosità abbiamo costruito strumenti che lo fanno al nostro posto: e scivolando sulle onde del web cerchiamo di restare in equilibrio con il pericolo di annegare in quel mare magnum, rendendo così la memoria sempre più superficiale, occasionale, a breve termine, rimanendo come anatre mute, mute con palmare.
“La libertà è cosa assai più grande e più importante della scienza” (A. Russel Wallage)

                                                                                              Enrica Malatesta

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