sabato 25 febbraio 2012

San Francesco e la Quaresima


IL CONVENTO DELL'ISOLA
I QUARANTA GIORNI E QUARANTA NOTTI DI SAN FRANCESCO


Dato al mondo il saluto della gente
Il Padre volle in molti atti conforme
Simile al Figlio come nel venerabile
Collegio dodici compagni mistero
Delle sacre stimmate ne digiuno quaresimale
Continuo il qual si svolse in questo mondo
Trovandosi il dì di carnevale
D'un suo devoto in casa con la notte
Avea albergato fu ispirato
A fare di quel lago di Perugia
La propia quaresima con la propia
Navicella ove alcun animo non abitasse
Sicchè persona non se n'avvedesse
Sollecitamente il suo prego adempì
Alla detta isola portando
Francesco due panetti con sè
E no oltre
Nessuna persona rilevasse
Rimase solo e non vi essendo casa
Entro siepe molto folta
Molti pruni e arboscelli
Avea acconcia a mò di capannetta
Ovver d'un covacciolo in questo luogo
Si pose in orazione a contemplar
Cose celestiali stette ivi per tutta quaresima
Ne bevve e ne mangiò
Quaranta giorni quaranta notti digiunò
Senza pigliar cibo materiale
Così da se cacciò
Il velen della vanagloria come
Del Figlio di Padre digiunò
Tempio si fè un castel buono e grande
Ove v'è il convento dei minori
Detto il Convento dell'Isola
Dove uomini donne han riverenza
Devozione del grande luogo

Enrica Malatesta

Nessun commento: