venerdì 11 maggio 2012

STELLA DI MAGGIO


Una apparizione, senza clamore, Maria, ci ricorda quella di Fatima, che non dovrebbe più sorprendere ai nostri giorni, date le frequenti apparizioni della Madre sulla terra, a ripeterci quello che troppo pochi hanno finora compreso: la necessità della preghiera e di mantenimento di una vita se vogliamo appoggio, pace e salvezza. Perché dubitare? Chi può immaginare quali siano i trasporti amorosi fra la Madre e un'anima, che più si purifica e più diventa sensibile e assapora le delizie celesti!

Maria è la madre di tutti, ma in modo speciale delle anime in vita pure. Se soccorre l'anima in defaiance, per attrarla a sè, è solo per un sentimento di pietà, per non vederla perire; mentre per l'anima pura è solo soccorritrice (i santi sulla terra hanno bisogno del suo soccorso). È una madre più tenera e più dolce che possiamo immaginare. Se il Padre ci ha concesso e ci conserva è perché esige da noi il nostro amore per Maria, madre nostra, madre del mondo. Noi cosa diamo in cambio? Poco o nulla a Lei che è la fonte fella Grazia; Grazia esercitata, conquistata nella più alta perfezione.

S. Bernardo, che è stato il cantore insuperabile in Europa della Gloria di Maria, affermava senza esitazione che "tutto, tutto ci viene da Lei". Mente S. Anselmo non esitava a dire che sovente si è più presto ascoltati invocando il nome di Maria. La cura incomparabile della Madre per i figli e la sua febbre di redenzione fa pensare che senza la nostra salvezza non riesca ad essere totalmente felice in Cielo. Non abbiamo timore: è sempre la notte che feconda l'aurora. Bisogna andare al pozzo della Grazia per attingere l'acqua della santa pazienza. Tanto amore nutre Maria per i suoi figli. Oh ancor più, come disse nel 1910 al P. Lamy, facendogli vedere le guerre e le sue conseguenze: "Se mio Figlio spezzasse il mondo io ne raccoglierei gli avanzi e lo rifarei!"

                                               Enrica Malatesta

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