martedì 18 giugno 2013

"PSICOLOGIA DELLE TOSSICODIPENDENZE"


IL PARADISO ARTIFICIALE DELLA NON SOFFERENZA
ALL'IMPOSSIBILE SOGNO....DI ESSERE DIO
 
 

Ogni epoca ha vissuto le sue mode intese nella loro più vasta accezione.

Usi, costumanze, abitudini iniziate da piccoli gruppi di èlite. La propaganda è il vero strumento di divulgazione della moda. Il parlare continuamente di droga su tutti i mezzi d'informazione, sia in buona che in malafede, rappresenta indubbiamente una forma di pubblicità. Il giovane si avvicina alla droga perché è convinto che tutti la usano e questo stimola la sua curiosità a provarla per controllarne la veridicità degli effetti ed appurane la validità, come stimolante psicofisico o come piacere nella forma dell'euforia, come evasione o rifugio dalla realtà quotidiana, quindi alla ricerca di felicità. Un fallace pensiero che porta alla rovina dell'esistenza, e pensa di risolvere i problemi piccoli e contingenti del quotidiano attraverso una gamma di desideri appagati nell'irrealtà: vivere da Dio piuttosto che soffrire da uomo. L'essere umano deve rammentare che non può vivere di sole illusioni, la realtà vive con lui e intorno a lui.

È in tutte le librerie il volume “Psicologia delle Tossicodipendenze”, pubblicato dalla casa editrice Piccin Nuova Libraria.

Si tratta di un lavoro di ricerca il cui risultato deriva dal contributo di un gruppo di psicologi ed educatori con esperienza di ricerca e di intervento nel campo della tossicodipendenza. Il lavoro intenso e scrupoloso è stato guidato dal professore Massimo Canu, direttore dell'Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze e docente di Psicologia delle Tossicodipendenze presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università Sapienza di Roma.

Il volume rappresenta un vero contributo nel settore specifico ed un pregio per il richiamo all'attenzione su una tematica di rilevanza sia sociale che dal punto di vista medico. Nella consapevolezza dell'allarmante diffusione, aiuta ad un sapere che porta nelle persone speranza e fiducia ad affrontare e superare gli ostacoli.

Le riflessioni e il punto di vista sul tema, unitamente alla lettura psicologica a cui è saldamente ancorata l'importanza del volume, riconsegnano al fenomeno delle dipendenze significati nuovi che, nella consapevolezza dell'allarmante diffusione, segnala dati e statistiche per superare la speranza e la fiducia nelle capacità della persona ad affrontare gli ostacoli e poterli poi superare.

Il progetto Minerva, realizzato a Roma e ricco di dati, mette in evidenza uno spaccato della popolazione giovanile alquanto articolato, che il mondo politico e gli operatori socio sanitari non possono ignorare.

Quando un giovane viene aiutato a trovare la sua strada, anche quando raggiungerà l'età da canuto, non si allontanerà da essa.

È impossibile mettere in ordine i pezzi per chi non ha in testa un'idea del tutto. A che serve far provvista di colori a chi non sa che cosa deve dipingere? Nessuno fa un disegno preciso della sua vita, decidiamo volta per volta. …. I nostri propositi si fuorviano, perché non ha né indirizzo e né scopo. Nessun vento è buono per chi non ha un porto stabilito.” M. Montaigne.


                                                                                 Enrica Malatesta


                                                       

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