domenica 5 marzo 2017



     


                                      MAKSYMILIAN KPBEL


                                UN FILM SULLA SUA VITA


        DALLA RACCOLTA DEGLI SCRITTI DI PAPA GIOVANNI II



Presenti nella produzione artistica del regista polacco, come la concatenazione “possibilità-caso-destino” o l’impossibilità di esser certi della propria integrità morale..... vita per vita è però anche un film in cui ritornano temi da semfinché questa non venga messa alla prova.



                                                                 



Per il ciclo “La videoteca dell’Istituto” giovedì 9 marzo sarà proiettato Vita per vita. Maksymilian Kolbe (1991) di Krzysztof Zanussi, un film incentrato sulla figura del santo francescano morto nel 1941 nel campo di concentramento di Auschwitz offrendo la propria vita per quella di un altro prigioniero e canonizzato nel 1982 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. 



Come ha raccontato lo stesso Zanussi, quando decise di lavorare a quest’opera, la vicenda di Kolbe lo aveva già colpito in almeno due occasioni: durante le riprese del film su Giovanni Paolo II, Da un paese lontano (1981), dove non a caso l’episodio dell’offerta della propria vita nel campo di Auschwitz viene già rievocato, e quando assistette alla rappresentazione dell’opera lirica, su libretto dell’amico Eugène Ionesco, Maximilien Kolbe (1985), focalizzata sulla tentazione a cui il martire viene sottoposto dal demonio che gli mostra la visione dell’assurdo: che senso ha offrire la propria vita se il gesto rischia di passare inosservato e, dopo la tragedia, il mondo tornerà alla vita ordinaria come se nulla fosse accaduto?

E nell’affrontare la storia del “martire dell’amore”, in effetti, Zanussi si scontrava col problema di come un atto straordinario ma gratuito, salvandosi dall’oblio, si sia trasformato in Storia.
La proiezione sarà preceduta da un intervento introduttivo del Prof. Claudio Siniscalchi, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università LUMSA di Roma, autore di numerosi studi sul cinema, tra cui Anni vertiginosi. Il cinema europeo dalla Belle Époque all’età dei totalitarismi 1895-1945 (2011), Il cinema europeo nell’epoca della secolarizzazione – 1945-1968 (2008), Il mito di Cinecittà (1995), e di alcuni saggi in cui ha indagato le relazioni fra settima arte e teologia, curatore tra l’altro della raccolta di scritti di Giovanni Paolo II sul cinema pubblicata in occasione del Giubileo del 2000, collaboratore di varie riviste di cinema e quotidiani italiani, tra cui “L’Avvenire”, “Il Tempo”, “Il Giornale”.

Krzysztof Zanussi (Varsavia, 1939) regista e sceneggiatore per il cinema, il teatro e la televisione, è uno degli autori più noti della scuola cinematografica polacca; è anche produttore, nonché direttore dello Studio Filmowe TOR. Tra le sue opere più famose: La struttura del cristallo (1969), Dietro la parete (1971), Illuminazione (1973), Spirale (1978), Da un paese lontano (1981), Imperativ (1982), L’anno del sole quieto (1984), Persona non grata (2005).

Trama del film: nel 1941 uno dei prigionieri, Jan, riesce fortunosamente a fuggire dal campo di concentramento di Auschwitz. A causa della sua fuga 10 prigionieri vengono condannati a morire nel bunker della fame; uno di loro si salva perché Maksymilian Kolbe offre la propria vita in cambio della sua. Jan, intanto, inizia a conoscere meglio il francescano attraverso i racconti delle persone che lo hanno incontrato e, morso dai sensi di colpa, cerca di comprendere i motivi della sua decisione.

e.m

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