mercoledì 26 luglio 2017



  EQUITALIA - AGENZIA DELLE ENTRATE


                            GRANDE REBUS


    

 



                                       





L DOTT. PIETRO PAOLO BOIANO COSI RIASSUME:



L'ON.LE RIZZETTO INTERVIENE ANCORA UNA VOLTA PER LA PESSIMA GESTIONE DELLE AGENZIE FISCALI I CUI VERTICI NON VOGLIONO PRENDERE ATTO CHE DOPO TANTI ANNI DI ANOMALIE E' GIUNTO IL MOMENTO DI RIPRISTINARE LA LEGALITA'.


INFATTI LA RECENTE SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE INTERESSA L'AGENZIA DELLE  DOGANE E MONOPOLI  CONFERMA CHE LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ALTRO NON SONO CHE LA PROSECUZIONE DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALE DICHIARATI ILLEGITTIMI DALLA CONSULTA.

 VA DETTO CHE LA CORTE COSTITUZIONALE AVEVA DATO PRECISE INDICAZIONI OVVERO CONCORSI E NELLE MORE AFFIDAMENTO DI REGGENZE AI PIU' ELEVATI IN GRADO PURTROPPO IL GOVERNO CON LA ISTITUZIONE DELLE POS- POT HA VANIFICATO GLI EFFETTI DELLA SENTENZA SIGNIFICANDO CHE DI PROROGHE IN PROROGHE SIAMO GIUNTI AL 2018 PER LE REGOLARI PROCEDURE SELETTIVE IL CHE CHIARAMENTE CONTRASTA CON GLI INTERESSI DI COLORO I QUALI ATTENDONO DA OLTRE 15 ANNI DI POTER PARTECIPARE AD UN CONCORSO.

COSI CONTINUANDO LA LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE VUOLE ESSERE UNA SEMPLICE E PURA ENUNCIAZIONE.



PER CHIAREZZA RIPORTIAMO L'ATTO DELLA CAMERA:


                                                 

Interrogazione a risposta in commissione 5-11834
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832
  RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
si legge sul portale web di informazione legale «La Legge Per Tutti»: «L'incostituzionalità della nuova Agenzia delle entrate-riscossione»; «Agenzia delle entrate-riscossione: il controllore è anche il controllato»;
è noto che a riscuotere le tasse degli italiani non sarà più Equitalia bensì l'Aer, ossia Agenzia delle entrate-riscossione. Il nuovo direttore di Aer è Ernesto Maria Ruffini, ossia lo stesso soggetto che, fino ad oggi, ha diretto Equitalia. Ma ciò che allarma è che Ruffini è stato nominato a dirigere anche l'Agenzia delle entrate; pertanto, siccome Aer è un ente sottoposto alla vigilanza dell'Agenzia delle entrate, come stabilisce il decreto fiscale che l'ha istituita, ne consegue che controllato e controllore sono la stessa persona. Il che appare evidentemente di dubbia legittimità e dà luogo ad un sistema oltremodo distorto;
nello statuto di Aer si legge che «I rapporti con l'Agenzia delle entrate per la condivisione delle banche dati sui contribuenti» sono regolati con accordi tra le parti, sicché sarà sempre Ruffini a concludere contratti con sé stesso, da un lato «firmando le richieste» in qualità di direttore di Aer, dall'altro dando le autorizzazioni in qualità di direttore dell'Agenzia delle entrate;
altro aspetto inquietante di questo passaggio riguarda invece il personale, che è lo stesso che prima era stato assunto in Equitalia a chiamata diretta – come sempre avviene nelle società private – e che ora transita in un ente pubblico, quale è Aer, senza un concorso che invece, per Costituzione, è necessario per l'accesso alle cariche pubbliche. Sul punto, non è solo una questione di controllo sulle competenze, ma anche di rispetto per quelle migliaia di giovani che stanno aspettando da anni un bando nel settore;
si delineano, due ulteriori tipi di problemi: il primo è quello di nomine presumibilmente illegittime perché in contrasto con la Costituzione, ossia con l'obbligo di un concorso, che, nel futuro, qualche giudice potrebbe dichiarare incostituzionali con conseguente invalidità di tutte le cartelle firmate da queste persone; 

il secondo problema è quello dei mandati processuali: infatti, Aer si costituirà in tutti i ricorsi intentati sinora contro Equitalia e a firmare il mandato agli avvocati sarà personale divenuto dirigente di un ente pubblico senza una nomina valida, senza concorso; pertanto, le procure processuali sarebbero illegittime e così anche la costituzione in giudizio di Aer. Tra l'altro, se il fisco perde la causa a pagare sono sempre i contribuenti;
ulteriore paradosso è che passando da un soggetto privato a un ente pubblico non vi sarebbe più ragione di mantenere in vita l'aggio, ossia la percentuale sulla riscossione riconosciuta prima ad Equitalia per la sua attività; invece, questa è l'unica cosa che è rimasta come era prima;
tali irregolarità si vanno ad inserire nell'ambito del sistema della macchina fiscale, già danneggiato dalle note nomine illegittime per l'esercizio delle funzioni dirigenziali;

inoltre, si evidenzia l'inopportunità di regolare i rapporti tra Aer e Agenzia delle entrate come esposto, considerando le diverse prerogative dei due enti. Si pensi che trattandosi di un ente che gravita nell'area dell'amministrazione finanziaria, l'Aer acquisirà una serie di attribuzioni tipiche dell'Agenzia delle entrate, come l'accesso alle banche dati sui rapporti di lavoro, sulle pensioni e sui conti correnti. 

Il tutto per colpire immediatamente redditi e beni da pignorare dei cittadini –:
quali iniziative di competenza intendano assumere per porre rimedio ai profili di dubbia legittimità esposti in premessa conseguenti alla costituzione di Aer e alla nomina di Ruffini come direttore dell'Agenzia delle entrate, nomina peraltro già oggetto di rilievi da parte della Corte dei conti. (5-11834)
E M


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