Erasmo celebrava non già
le oscure pulsazioni irrazionali né i diritti totalitari delle idee assolute,
ma l'autentica ragione, ovvero la pienezza della comprensione che si avvale dei
concetti, come i sentimenti e le passioni. Ragione che si oppone sia alla
razionalità viscerale e sia al gretto calcolo che considera immutabile la
realtà del momento e si piega a essa.
La vera ragione che non si
arrende alle cose è "follia". Come Antigone si ribella alla
legge iniqua o meglio alla anarchia, " -ogni violenza tirannide è
caos, disordine e nega i fondamentali valori umani-" , per arrivare
spontaneamente all'azione politica dall'universalità dei valori e dei
sentimenti umani violati dalla politica, dalla perversione della polis, della
vita comune: Antigone non solo ama, ma ragiona meglio di Creonte.
Le donne più capaci di
passioni e sentimento degli uomini rivelano una straordinaria razionalità, una
chiara visione generale capace di tradursi in corretta prassi, pronta ad
inventare creative e razionali forme di lotta per i loro figli. Molte di loro
marciano libere da ogni spirito vendicativo, senza guardare al passato bensì
alla vita presente e futura: prendendo iniziative di ogni genere e rispondendo
a necessità del momento. Rifiutano ogni ideologia populista e ogni confuso
terzomondismo, vivino in amicizia e allegria. E se l'età a poco a poco le
pensiona, lasciano sempre il segno. Come scritto nel vangelo.... "chi si
preoccupa di salvare la propria vita la perde e chi è pronto per perderla la
salva". Dice un verso di Brecht.."il grembo da cui è nato il male che
esse hanno combattuto è sempre e dovunque fecondo..."
L'ironia in nome della
follia è piena di fascino, Erasmo parla per nome della giustizia, e con gli
strumenti dell'ironia lancia al mondo il suo disperato appello filosofico e
morale, scagliandosi contro il malcostume universale dell'epoca e le
superstizioni.
Enrica Malatesta
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