La disperazione per il presente e la ricerca di percorsi nella landa
desolata delle idee usate ci stringe sempre più a critiche aspre attraverso
libri di cultura, di movimento, di economia ecc..
Il filo rosso che le lega ad una visione alternativa sia nel politico sia nel
personale, contro il pensiero unico del produrle e del consumismo. Un cittadino
lavora per un anno e paga le tasse in nome di una solidarietà sociale, mentre
l'obbiettivo è l'arricchimento del sistema finanziario mentre lo Stato
esercita il potere per depauperarlo. Così, alla crescita del sistema corrisponde
la crescita del debito e della sofferenza dei cittadini. Non è assurdo che su
una qualunque casa di abitazione si paghino le imposte mentre sul corrispondente
capitale monetario non si paghi nulla?
L'evasione fiscale è funzionale al sistema, e i "paradisi
fiscali" sono parte integrante dell'economia del debito. Inseguiamo i
rivali per scippargli il frutto della rapina. Gli Stati che li combattono sono
arrivati in ritardo sul posto della rapina. Una riflessione approfondita
sull'aspetto del problema è assolutamente necessaria. Tuttavia possiamo
affermare "siamo poveri ma belli"......
Enrica Malatesta
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