RUBRICA SCENTIFICA
BIANCO-NERO NIENTE DI PERSONALE
La scoperta della vaccinazione come tecnica
sanitaria atta ad immunizzare il corpo dalle malattie infettive è datata
1748-1823 ed attribuita ad Edward Jenner medico di Gloucester.
Ma circa ottant'anni prima di tale data fu lady
Mary Wortley Montagu, moglie di un diplomatico inglese a Costantinopoli, ad
introdurre in Europa una formula semplice di vaccinazione appresa in Turchia e
già praticata fin dall'antichità in Cina ed in Egitto. La divulgazione avvenuta
tramite la nobildonna inglese, prese interesse dalla carnagione bellissima
delle donne dell'harem, senza tracce o cicatrici di vaiolo che all'epoca
colpiva quella regione.
La vaccinazione consisteva nel praticare un
graffio sulla cute e nell'inoculare materiale prelevato dalle pustole dei
vaiolosi colpiti da leggera forma del male.
Tale pratica venne abolita dal Parlamento inglese
alla fine dell'ottocento a causa dei risultati infelici e gravi danni provocati
dalla pratica indiscriminata d'inoculazione del materiale infettivo; pratica
estesa alla Scozia e all'Irlanda.
Voci autorevoli si levarono a mettere in dubbio
l'innocuità del sistema di vaccino antivaioloso; si trattava di Immanuel Kant
che paventava conseguenze dannose dovute all'assorbimento di un brutale miasma
nel sangue umano o nella linfa, senza sottovalutare l'aspetto sociologico della
legge sulla vaccinazione, ritenuta un tentativo di fuga dalle responsabilità
del mancato intervento sociale per le condizioni inumane delle classi più
misere per bloccare la nascita ed il diffondersi del morbo.
Dopo 15 anni di vaccinazioni obbligatorie, oltre
23.0000 persone morirono di vaiolo solo nel periodo 1870-1871. In Germania, per
la stessa epidemia, morirono oltre 24.000 esseri umani. In Italia, negli ultimi
anni dello scorso secolo, l'obbligatorietà era applicata rigidamente soltanto
nell'esercito. L'incidenza di mortalità era uguale tra gli uomini e fra le
donne al di sotto dei 20 anni, ma sproporzionatamente più alta rispetto alle
donne della stessa età. I decessi crollarono soltanto dopo che la gente rifiutò
di vaccinarsi. Da una relazione pubblicata dalla MUTATION RESEARCH (Ricerca
sulle mutazioni) nel 1980, dimostrò che i sottoposti a tale pratica
presentavano mutazioni cromosomiche nei leucociti; gli autori della ricerca
conclusero che la vaccinazione antivaiolosa ha “effetto mutagenico“ sui
cromosomi umani.
A tutt'oggi studi recenti (dott. Kremer) mettono
in luce quanto siano antiquati i fondamenti su cui si basa la teoria vaccinale.
Grazie a quanto Kremer ha documentato sul sistema immunitario, è palese che la
tecnica d’inoculazione dei vaccini si riveli alquanto priva di fondamento
scientifico e di elementi che la sostengono su soggetti con la stessa dose, stesse
sostanze e stessa età, indipendentemente dalle particolari specifiche di razza,
di gruppo sanguigno di ereditarietà genetica, ecc. Questo preteso rimedio
universale è tanto amato dall'industria di massa per gli innegabili vantaggi
che comporta produrre milioni e milioni di pezzi tutti uguali, è molto più
facile e redditizio che produrre pezzi tutti diversi.
Il sistema immunitario, secondo gli studi di
Kremer ha avuto una evoluzione nel corso degli anni in conseguenza dei nuovi
stimoli dovuti a variazioni ambientali esterne, come la comparsa dei
microrganismi più grandi. Per il ricercatore, in origine, il sistema difensivo
umano era costruito esclusivamente da cellule di tipo T (linfociti T) prodotte
dalla ghiandola del Timo, che funzionano sul virus aggredendo l'organismo e
neutralizzandolo con l'invasione di un gas, il monossido di azoto.
Con la comparsa dei microrganismi più grandi, il
sistema immunitario iniziò a produrre un altro tipo di cellule difensive, le
cellule immunitarie B che intervenendo attraverso una reazione anticorpale
distruggeva gli aggressori introdotti nel nostro corpo. Quindi a secondo del
gruppo sanguigno ed a seconda della predominanza di un tipo di cellule
immunitarie (T e B ci sono delle reazioni diverse all'aggressione da parte di
virus o di altre sostanze tossiche per l'organismo.
Cosa fare! La speranza è solo in una ottima
ricerca avulsa da una cattiva speculazione economica, e con le conoscenze nuove
sul sistema immunitario e conseguenze a medio e lungo termine dell'utilizzo dei
vaccini la fiduciosa attesa di bene futuro non è un illusione .
Allora, per quale motivo accettiamo che pochi
facciano prevalere i loro interessi e cadiamo nelle trappola delle divisioni
ideologiche e religiose o diamo fiducia ad organi d'informazione e strutture
politiche complici o conviventi? In poche parole: per quale motivo cediamo ad
altri il nostro potere, quello della ragione!
Chi è sano, paradossalmente non produce, mentre
chi è malato produce lavoro e reddito.
Solo l'interesse industriale, non certo le
ricerche scientifiche, possono spiegare “armi ed armi“ d'impiego di tutti i
servizi sanitari a favore dei vari settori d'intervento: ogni cosa è
organizzata dal punto di vista dell'industria. Il dogma dell'efficacia della
medicina, della sua insostituibilità è profondamente inculcato dentro ognuno di
noi, nulla riuscirà a scalfire la nostra fede nei medici e nei loro sistemi di
cura: credulità infantile! L'essere umano privato della facoltà di ragione, lo
si accompagna in una profonda disistima di se stesso privandolo della capacità
di scegliere e di decidere per il meglio. La soluzione potrebbe essere quella
di approfondire le nostre conoscenze per tornare liberi e riprendere nelle
nostre mani il potere sulle nostre vite, senza lasciare in mano ad altri che
coltivano in noi il culto dei dogmi lasciandoci così nell'ignoranza e
riducendoci in schiavitù.
Sappiamo da tempo che nel nostro organismo
convivono milioni di batteri, di virus, retrovirus e che la nostra salute non
dipende dalla loro distruzione, ma dalla nostra capacità di mantenere in
equilibrio dinamico ed evolutivo di tutte le parti del componenti. La rincorsa
alla distruzione di quelli che appaiono più pericolosi è una guerra infinita,
condotta nell'interesse dei produttori di “armi“. Aspirando in un futuro
prossimo migliore, GIORGE BERNARD SHAW scriveva......
”SE SI POTESSERO CONOSCERE TUTTI I CASI DI
DECESSI CAUSATI DALLE VACCINAZIONI IN TUTTO IL MONDO, IL LORO NUMERO FAREBBE
TREMARE ERODE STESSO “
Enrica Malatesta
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