Benché nelle persone ci sia una diffusa insoddisfazione nei confronti della medicina e dei medici, la maggior parte di coloro non si rendono conto che una delle ragioni principali dell'attuale stato di cose consiste nell'angusta base concettuale della medicina.
Al contrario, il modello biomedico è accettato e i suoi principi basilari sono integrati cosi' saldamente nelle nostra coltura, diventando il modello popolare dominante dell'infermità.
Il malato vuole qualcos'altro e spesso non è contento finché non può andarsene dal medico con una ricetta fra le mani.
Oggi il metodo biomedico è assai più di un modello. Fra i medici ha acquistato lo status di un dogma e per il pubblico è inestricabilmente connesso al sistema culturale delle credenze comuni.
L'approccio biomedico alla salute sarà utile purché se ne riconoscano i limiti.
Gli scienziati medici dovranno rendersi conto che l'analisi riduzionistica del corpo-macchina non potrà fornire una comprensione completa dei problemi umani.
Trascendere il modello biomedico solo se si è disposti a mutare anche altre cose; questo passo avanti potrà esserci solo all'intera trasformazione sociale e culturale.
FONTE: “Il punto di svolta”-F. Capra, Feltrinelli
Enrica Malatesta
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