COME SAN GIOVANNI BATTISTA
MANGIARE LOCUSTE
DALL'UNIONE EUROPEA IL VIA AL CONSUMO D'INSETTI!!! IL CONSIGLIO E' USIAMO CONSAPEVOLEZZA E MANGIARE SEMPRE CON MODERAZIONE!!
A nutrirci di locuste e altri insetti, uno scenario
tutt’altro che ipotetico, almeno stando a quanto sta accadendo in questi
giorni.
D’altro canto il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul nesso tra tumori e carni rosse.
«Un atteso rapporto è stato pubblicato il 26 ottobre
dall’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità, agenzia dell’ONU che
si occupa di salute e medicina – in cui viene detto che il consumo di
carne lavorata, cioè affettati, würstel e bacon, aumenta il rischio di
contrarre il tumore al colon.
Di pari passo l’Unione Europea sta incentivando una campagna decisamente sui generis.
«Locuste, grilli, ragni, vermi: diciamo la verità,
non fanno venire l’acquolina in bocca. Eppure ben 1400 specie di insetti
sono mangiate in Africa, Asia e America Latina. Ve ne sono moltissimi
che contengono proteine, alta quantità di calcio, basso contenuto
calorico. E come le alghe, gli insetti hanno un ulteriore vantaggio:
sono piccoli. La loro produzione, anche su larga scala, non richiede
tanto spazio. E non inquina l’atmosfera.
Ma i dati in Italia sembrano smentire le buone intenzioni della Unione Europea.
«Un’analisi Coldiretti/Iprmarketing rileva che sono
appena l’8% gli italiani che assaggerebbero gli insetti, mentre il 7% si
farebbe tentare dai ragni fritti».
Per evitare sterili psicosi ed un futuro da
mangiatori di insetti, sono scesi in campo una serie di esperti a
correggere il tiro sul rapporto carni rosse/tumori, in una intervista a Repubblica ha parlato uno dei maggiori esperti di malattie oncologiche.
«Il professor Berrino dell’istituto dei Tumori
di Milano spiega che le carni salate, essiccate e affumicate sono da
evitare o da mangiare in casi davvero eccezionali.
Per quanto riguarda
invece la carne rossa, e' mangiarla con moderazione.
Soprattutto – spiega il professore – bisogna fare attenzione ad
abbinarla sempre ad un bel piatto di verdure che hanno proprietà
antiossidanti»
Anche Paolo Vineis, professore alla Imperial
College London, uno dei 22 ricercatori dell’Agenzia per la ricerca sul
cancro dell’Oms, ha corretto il tiro:
«Il gruppo ha valutato la cancerogenicità della carne
rossa e processata, facendola entrare nel gruppo 1 della lista Iarc
delle sostanze nocive, che comprende anche il fumo, l’arsenico, lo smog,
l’alcol. “Il fumo di tabacco provoca un aumento del rischio del cancro
del polmone di 20 volte, nella carne processata l’aumento del rischio
del cancro al colon è del 18% circa per ogni 50 grammi consumati al
giorno”.
Il professore spiega quindi che il gruppo 1 non determina la pericolosità di una sostanza, ma la solidità delle prove scientifiche sulle quali viene fatta la valutazione».
Il professore spiega quindi che il gruppo 1 non determina la pericolosità di una sostanza, ma la solidità delle prove scientifiche sulle quali viene fatta la valutazione».
E. M
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