PADRE PIO LA STRAGE DELL'ACQUA SANTA
"ORRORE E SANGUE SU ROMA"
IL SEGRETO CELATO DALLA GRANDE GUERRA, SVELATO DA ENRICO MALATESTA GIORNALISTA D'INCHIESTA, NEL SUO LIBRO DA POCO IN DISTRIBUZIONE...HA PERCORSO LA TRACCIA DEL RISCONTRO STORICO PER GIUNGERE A UNA SCOPERTA EPOCALE.....
Nel vivo delle celebrazioni per il Centenario della
Prima Guerra Mondiale, sulla scia delle eco del ritrovamento di un
memoriale di due soldati convertiti da Padre Pio da Pietrelcina
(cappellano in convalescenza alla Sanità militare del Sales di Napoli)
Enrico Malatesta giornalista d’inchiesta inseguendo la traccia del
riscontro storico dei fatti, giunge ad una scoperta di portata epocale.
Uno dei due soldati in questione muore a Roma nell’esplosione del
Forte dell’Acqua Santa il 24 agosto 1917.
Sembra essere un
comunissimo incidente di caserma, o così almeno preme far credere,
dal reparto d’Artiglieria Aerea dell’Esercito. Ma attraverso un’accurata
ricostruzione documentale, incrociata a quella della Questura di Roma,
il giornalista scopre che il nuovo ministero costituito ad arte per
l’approvvigionamento di munizioni ed esplosivi è in realtà il più grande
accentramento di siti preposti alla costruzione di bombe, granate ed
esplosivi. Armati non da provati artificieri ma da soldati giovani e di
bassa forza, civili, donne ed anche bambini.
Dai poco più dei 221 siti
esistenti nel 1916 il neo ministro DALLOLIO ne accresce il numero fino
ad oltre 1463. Dalla tragica esplosione dell’Acqua Santa si
dichiareranno solo 79 morti quando i documenti della questura ne
accerteranno più di 200, la cui vera identità come anche la stessa
sepoltura si perderanno nella notte dei tempi.
Se applicato il primato del nascondimento o del negazionismo per il caso
del Forte dell’Acqua Santa, così come per tutti gli altri 1463 centri di
allestimento proietti (dov’era altamente risaputa la frequenza degli
incidenti mortali), quanti poveri giovani soldati, civili, donne ed anche
bambini saranno stati sacrificati in nome di una Patria ignara della
loro esistenza, o di sciagurati “mercanti di morte” ….?
Cui l’Italia di oggi (militare e non), come per il Forte dell’Acqua Santa,
non ne ha mai conosciuto la storia, la sorte,
la morte e ne … la stessa esistenza.
L’esclusiva intervista, raccolta poi dal giornalista Enrico Malatesta
dalla viva voce del Generale Luciano Iannetta ,
di tutto questo ne è l’ancor più disperante conferma.
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