COME L'AUTORE INGANNA IL LETTORE
....OGNI SCRITTORE DIVENTA CATTIVO NON APPENA SI METTE A SCRIVERE CON LO SCOPO DI GUADAGNARE...
I grandi uomini hanno scritto le opere più eccellenti nel periodo della loro vita nel quale dovevano ancora scrivere gratis o per un onorario basso: vale a tale riguardo ricordare il proverbio spagnolo "onore e denaro non entrano nello stesso sacco".
Una gran parte di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico che non vuole leggere se non quello che è stato stampato il giorno stesso.
Ciò che caratterizza i grandi, nel genere più elevato, come per gli artisti, è il loro tratto comune, è il fatto che prendono sul serio ciò che fanno: tutti gli altri prendono sul serio solo l'utile e il guadagno.
Un pensiero vive veramente soltanto finché è giunto al punto limite delle parole: ivi si pietrifica e muore, ma indistruttibile come le piante fossili dei tempi preistorici. E quando comincia a esistere per gli altri, cessa per chi l'ha scritto. Goethe, illustre poeta, affermava...non confondetemi col contraddire! basta parlare e si comincia a sbagliare...
La penna è per il pensare il bastone per camminare, l'incidere più agile è quello senza l'aiuto del bastone e il pensare più perfetto si compie senza penna.
Arthur Schopenhauer affermava...è assolutamente sbagliato voler trasferire anche in letteratura la tolleranza che per forza si deve usare verso le persone ottuse e senza cervello, in una società dove tipi simili brulicano: in letteratura costoro sono intrusi sfacciati..e disprezzarli e' doveroso verso quelle buone. Per coloro i quali nulla è cattivo, nulla parimenti è buono...
E.M
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