martedì 29 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
MALA TEMPORA CURRUNT
La disperazione per il presente e la ricerca di percorsi nella landa
desolata delle idee usate ci stringe sempre più a critiche aspre attraverso
libri di cultura, di movimento, di economia ecc..
Il filo rosso che le lega ad una visione alternativa sia nel politico sia nel
personale, contro il pensiero unico del produrle e del consumismo. Un cittadino
lavora per un anno e paga le tasse in nome di una solidarietà sociale, mentre
l'obbiettivo è l'arricchimento del sistema finanziario mentre lo Stato
esercita il potere per depauperarlo. Così, alla crescita del sistema corrisponde
la crescita del debito e della sofferenza dei cittadini. Non è assurdo che su
una qualunque casa di abitazione si paghino le imposte mentre sul corrispondente
capitale monetario non si paghi nulla?
L'evasione fiscale è funzionale al sistema, e i "paradisi
fiscali" sono parte integrante dell'economia del debito. Inseguiamo i
rivali per scippargli il frutto della rapina. Gli Stati che li combattono sono
arrivati in ritardo sul posto della rapina. Una riflessione approfondita
sull'aspetto del problema è assolutamente necessaria. Tuttavia possiamo
affermare "siamo poveri ma belli"......
Enrica Malatesta
martedì 15 maggio 2012
venerdì 11 maggio 2012
STELLA DI MAGGIO
Una apparizione, senza clamore, Maria, ci ricorda quella di
Fatima, che non dovrebbe più sorprendere ai nostri giorni, date le frequenti
apparizioni della Madre sulla terra, a ripeterci quello che troppo pochi hanno
finora compreso: la necessità della preghiera e di mantenimento di una vita se
vogliamo appoggio, pace e salvezza. Perché dubitare? Chi può immaginare quali
siano i trasporti amorosi fra la Madre e un'anima, che più si purifica e più
diventa sensibile e assapora le delizie celesti!
Maria è la madre di tutti, ma in modo speciale delle anime
in vita pure. Se soccorre l'anima in defaiance, per attrarla a sè, è solo per
un sentimento di pietà, per non vederla perire; mentre per l'anima pura è solo
soccorritrice (i santi sulla terra hanno bisogno del suo soccorso). È una madre
più tenera e più dolce che possiamo immaginare. Se il Padre ci ha concesso e ci
conserva è perché esige da noi il nostro amore per Maria, madre nostra, madre
del mondo. Noi cosa diamo in cambio? Poco o nulla a Lei che è la fonte fella
Grazia; Grazia esercitata, conquistata nella più alta perfezione.
S. Bernardo, che è stato il cantore insuperabile in Europa
della Gloria di Maria, affermava senza esitazione che "tutto, tutto ci
viene da Lei". Mente S. Anselmo non esitava a dire che sovente si è più
presto ascoltati invocando il nome di Maria. La cura incomparabile della Madre
per i figli e la sua febbre di redenzione fa pensare che senza la nostra
salvezza non riesca ad essere totalmente felice in Cielo. Non abbiamo timore: è
sempre la notte che feconda l'aurora. Bisogna andare al pozzo della Grazia per
attingere l'acqua della santa pazienza. Tanto amore nutre Maria per i suoi
figli. Oh ancor più, come disse nel 1910 al P. Lamy, facendogli vedere le
guerre e le sue conseguenze: "Se mio Figlio spezzasse il mondo io ne
raccoglierei gli avanzi e lo rifarei!"
Enrica Malatesta
mercoledì 9 maggio 2012
CORPO ANIMA ETERNITÀ
Anima di poeta non muore mai
Tutto è musica tutto è luce
Quadro ricco di colore
Fantasmagorie vivaci
Astri in cielo sono armonia
Sole splende luce la luna
Nella notte guida il viandante
Bosco la fonte ristoro
Chi passa di là
Rugiada vento soffio leggere
Di vita la pioggia alimenta
La neve manna candita per tutti
Uomo con vizi pregi
Compendio di tutto
Guarda ama il prossimo
Tesoro del poeta
Incontra il suo Dio
Suo Principio suo Fine
Enrica Malatesta
UNA QUESTIONE MORALE - Medicina tecnologica: prima il dio danaro poi l'uomo
In questa epoca anche il bisogno di farmaci è diventato un bisogno indotto e le connessioni tra malattia e ciò che la produce vanno cercate per individuare la causa.
La contraddizione cui è giunta ai nostri giorni la medicina sta appunto nel suo far insorgere nuovi processi patologici, all'atto stesso di riparare i vecchi.
La salute impostata come valore assoluto senza il quale non c'è vita è un altro elemento atto a creare la differenza dell'uomo dal potere medico, quindi l'invasione della medicina in settori sempre più vasti e più generalizzati. Il potere della medicina si estende fino a coprire ogni momento della vita e se si considera l'aspetto economico del problema risulta chiaro come l'enfatizzazione della salute sia un “affare” totalmente estraneo alla sofferenza e al benessere della popolazione. I risultati ed i successi ottenuti dalla medicina, senza una loro appropiata esaltazione, la medicina non avrebbe la credibilità e il potere che tuttora detiene. Per Renè Dubos “niente illustra meglio la perdita collettiva dell'oggettività creata dal miraggio della salute, della costante reiterazione che le recenti conquiste hanno portato circa l'aumento spettacolare nell'attesa di vita. Ovviamente è vero che l'attesa di vita alla nascita è andata aumentando negli ultimi decenni, ma questo aumento è dovuto alla pressochè totale eliminazione della mortalità dalla prima infanzia, dell'infanzia e della giovinezza. Mentre l'attesa di vita negli adulti non è attualmente molto diversa da alcune generazioni fa, né risulta maggiormente nelle aree in cui i servizi medici sono altamente sviluppati rispetto ai paesi meno prosperi.
L'aumento dei bisogni medici non implica necessariamente un parallelo aumento nella prevalenza delle malattie. In certa misura questo deriva dal fatto che noi esigiamo di più di quanto non facessero i nostri antenati in materia di salute e siamo meno disposti ad accettare disturbi, dolori, difetti, tosse, catarro ecc. un tempo considerati compagni di vita. La medicina preventiva, non può essere preventiva, perché se la stessa si produce altrove, fuori dal suo spazio di intervento, e se la natura del suo intervento deve mantenersi dalla natura di ciò che produce malattia, la medicina non può che portare preventivamente la propria logica nel territorio sociale dove maturano e si producono i fenomeni: ciò si traduce in un ulteriore forma di dominio e di controllo medico su tutti gli aspetti della vita quotidiana. Il segreto continua a restare nelle mani del tecnico che non si sente mai al servizio della popolazione, poiché essere al servizio della popolazione richiederebbe la scomparsa del servizio, fonte originaria del prestigio, del potere, del guadagno. Quest'ultimo, visto come aspetto esasperato della logica mercantile che imprime un marchio su tutto ciò che tocca.
Salute, malattia, possibilità di vita dell'uomo non possono essere subordinate alla logica in questione. Ne, d'altra parte, si può contare sul volontarismo dei medici che -in un mondo fondato sul profitto- rinunziano spontaneamente ai vantaggi che il loro ruolo comporta. Ciò che deve rompersi è il segreto sulle connessioni fra malattia e ciò che la produce; connessione che la medicina ha occultato con il suo intervento riparatore.
FONTE: Ongaro Basaglia, Salute/Malattia- Einaudi
Enrica Malatesta
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