IL PARADISO ARTIFICIALE DELLA NON SOFFERENZA
ALL'IMPOSSIBILE SOGNO....DI ESSERE DIO
Ogni
epoca ha vissuto le sue mode intese nella loro più vasta accezione.
Usi,
costumanze, abitudini iniziate da piccoli gruppi di èlite. La
propaganda è il vero strumento di divulgazione della moda. Il
parlare continuamente di droga su tutti i mezzi d'informazione, sia
in buona che in malafede, rappresenta indubbiamente una forma di
pubblicità. Il giovane si avvicina alla droga perché è convinto
che tutti la usano e questo stimola la sua curiosità a provarla per
controllarne la veridicità degli effetti ed appurane la validità,
come stimolante psicofisico o come piacere nella forma dell'euforia,
come evasione o rifugio dalla realtà quotidiana, quindi alla ricerca
di felicità. Un fallace pensiero che porta alla rovina
dell'esistenza, e pensa di risolvere i problemi piccoli e contingenti
del quotidiano attraverso una gamma di desideri appagati
nell'irrealtà: vivere da Dio piuttosto che soffrire da uomo.
L'essere umano deve rammentare che non può vivere di sole illusioni,
la realtà vive con lui e intorno a lui.
È
in tutte le librerie il volume “Psicologia delle
Tossicodipendenze”, pubblicato dalla casa editrice Piccin Nuova
Libraria.
Si
tratta di un lavoro di ricerca il cui risultato deriva dal contributo
di un gruppo di psicologi ed educatori con esperienza di ricerca e di
intervento nel campo della tossicodipendenza. Il lavoro intenso e
scrupoloso è stato guidato dal professore Massimo Canu, direttore
dell'Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze e docente di
Psicologia delle Tossicodipendenze presso la Facoltà di Medicina e
Psicologia dell'Università Sapienza di Roma.
Il
volume rappresenta un vero contributo nel settore specifico ed un
pregio per il richiamo all'attenzione su una tematica di rilevanza
sia sociale che dal punto di vista medico. Nella consapevolezza
dell'allarmante diffusione, aiuta ad un sapere che porta nelle
persone speranza e fiducia ad affrontare e superare gli ostacoli.
Le
riflessioni e il punto di vista sul tema, unitamente alla lettura
psicologica a cui è saldamente ancorata l'importanza del volume,
riconsegnano al fenomeno delle dipendenze significati nuovi che,
nella consapevolezza dell'allarmante diffusione, segnala dati e
statistiche per superare la speranza e la fiducia nelle capacità
della persona ad affrontare gli ostacoli e poterli poi superare.
Il
progetto Minerva, realizzato a Roma e ricco di dati, mette in
evidenza uno spaccato della popolazione giovanile alquanto
articolato, che il mondo politico e gli operatori socio sanitari non
possono ignorare.
Quando
un giovane viene aiutato a trovare la sua strada, anche quando
raggiungerà l'età da canuto, non si allontanerà da essa.
“È
impossibile mettere in ordine i pezzi per chi non ha in testa un'idea
del tutto. A che serve far provvista di colori a chi non sa che cosa
deve dipingere? Nessuno fa un disegno preciso della sua vita,
decidiamo volta per volta. …. I nostri propositi si fuorviano,
perché non ha né indirizzo e né scopo. Nessun vento è buono per
chi non ha un porto stabilito.” M. Montaigne.
Enrica
Malatesta
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