giovedì 26 settembre 2013
domenica 22 settembre 2013
UOMO-DIO
San Pio da Pietralcina |
Dalla nostra mente non si diparta mai l'immagine del Serafico Padre San
Francesco che seppe ricopiare in sé l'Uomo-Dio. Tutte le anime amanti di Gesù,
debbono rendersi sempre più conformi al divino ed eterno modello.
La domenica
del 22 Settembre del'68, Padre Pio con la sua ultima messa, quando con voce
commossa dà il commiato, barcolla, si piega su se stesso, da inizio al
momento più lungo del suo travaglio che lo porterà alla fine dei suoi
giorni. Il suo viso sempre più pallido, il respiro affannato alle 2,30 le sue
labbra sussurrano: "Gesù...Maria...Gesù...Maria". È il lunedì del 23
Settembre 1968, ore 2,30, Padre Pio stringendo tra le dita la corona del
rosario china la testa sul petto! Non respira più. Le stimmate sono scomparse
senza lasciare traccia di cicatrice.
I segni del
calvario: le ferite, che per cinquant'anni lo hanno martorizzato fino alla
morte, lo lasciano; il suo corpo cede il passo alla resurrezione.
A San
Giovanni Rotondo riposa l'uomo che ha pagato con le sue sofferenze il prezzo
delle anime. Lui, come tutti i santi, non si cancellerà mai.
Enrica Malatesta
mercoledì 18 settembre 2013
DIRITTI UMANI .... UTOPIA!
Dalle Convenzioni Internazionali, la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dalle Nazioni Unite il
10 Dicembre1948, venne definita, in anni successivi, da Giovanni Paolo II una
vera pietra miliare sulla via del progresso morale dell’umanità.
Ma precursore e ideatore di tale Dichiarazione fu
il frate domenicano Padre Francesco de Vittoria, filosofo e teologo Spagnolo
(1483-1546), che contribuì grandemente alla preparazione della Carta dei
Diritti Indios. Carta che aveva lo scopo di salvaguardare i diritti delle genti
indigene in occasione della conquista delle Americhe.
I Diritti dell'Uomo proclamati nella
Dichiarazione sono espressione dell'eminente e inviolabile dignità di ogni
persona, e manifesta vocazione, unica e irrepetibile, a eliminare qualsiasi
differenza e ogni possibile discriminazione tra gli esseri umani.
Ma quale è il fondamento di tali diritti? Esso
parte dalla pura volontà degli esseri umani: volontà che è mutabile nella
stessa persona e si differenzia da persona a persona. E quand'anche le volontà
trovassero un accordo su un terreno comune, su un contesto etico condiviso,
risulterebbe minimale e debole per gli effetti. Affidare in maniera esclusiva
ai singoli Stati, con le loro leggi ed istituzioni, la responsabilità ultima di
venire incontro alle aspirazioni delle persone, delle comunità e dei
popoli interi può talvolta far insorgere delle conseguenze che escludono la
possibilità di un ordine sociale rispettoso della dignità e dei diritti
della persona. Benedetto XVI, nel discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite del 18 Apri 2008, affermava che "Quando vengono presentati
semplicemente in termini di legalità, i diritti rischiano di diventare
deboli proposizioni staccate dalla dimensione etica e razionale, che è il loro
fondamento e scopo".
Ogni nazione ha il fondamentale diritto
all'esistenza, alla propria lingua e cultura, con il quale il popolo si esprime
e promuove la sovranità: escludendo ogni violazione dei diritti umani
fondamentali, come l'oppressione delle minoranze. A costruire il futuro,
provvedendo ad una appropriata educazione alle generazioni più giovani.
Per l'assetto internazionale si richiede un
equilibrio tra il particolare e l'universale. Alla realizzazione sono chiamate
tutte le nazioni, dove il primo dovere è quello del rispetto e solidarietà con
tutte le altre nazioni.
Tuttavia esiste una stridente contraddizione tra
la solenne proclamazione de Diritti dell'Uomo e la loro attuazione e
applicazione. Si constata che esiste una dolorosa realtà di violazioni di ogni
tipo e in molti luoghi.
Un lungo cammino è stato già percorso, resta
ancora un lungo tratto da completare. Miglioni di donne, fanciulli e uomini
vedono tuttora minacciati i loro diritti alla vita, alla libertà e alla
sicurezza. Non sempre viene rispettata l'uguaglianza tra tutti e la dignità di
ciascuno, mentre nuove barriere vengono innalzate per razza, religione,
opinioni politiche ecc...
Promuovere giustizia e pace in tutti i campi
dell'esistenza sociale deve essere sempre un costante impegno, senza alcuna
sosta, di tutte le istituzioni nazionali e internazionali.
Lo ius
nature di Cicerone, fonte per tutto il diritto umano, dichiara: "cercherò
le radici del diritto della natura, sotto la guida dalla quale bisogna
sviluppare tutto il nostro ragionamento", quindi vera legge, retta ragione
conforme alla natura. Spinta propulsiva alla stesura universale dei diritti
umani.
Enrica Malatesta
lunedì 2 settembre 2013
ETICA-MORALE: CRESCERE BENE PER FAR GRANDE L'ITALIA. CONIUGARE “MENS SANA IN CORPORE SANO”
Esistono molti livelli di coscienza di sè. Ne sono esempi la capacità di
pensare al proprio corpo; di riconoscersi come portatori di stati mentali; di
padroneggiare grammaticalmente l'uso del pronome in prima persona; di vedersi
come oggetto fra gli altri; di conservare ricordi del proprio passato; di
formulare progetti e ambizioni a lungo tempo.
Capacità concepite come dipendente da una forma di consapevolezza di sé più
primaria e pre-esistente.
La consapevolezza corporea di sé offre una delle soluzioni più promettenti
per definire il livello elementare di “consapevolezza di sé”, costituendo il
nucleo centrale delle molteplici forme di auto- coscienza. Il nostro corpo ci è
dato primariamente come una molteplicità di possibilità per l'azione.
Emozioni o sensazioni, siamo noi a viverle in prima persona. Come si
diventa persona? Come si sviluppa la personalità? Partendo da queste domande
nasce l'impegno di come aiutare i giovani a questa conoscenza.
Crescere bene ragazzi (bambini e adolescenti) sino a portarli alla maggiore
età, e' un compito su cui le forze politiche ed istituzionali devono
intervenire con urgenza viste le criticità che si sono riscontrate nel venir meno
la tutela dei minori. L'attenzione deve essere rivolta nel responsabilizzare i
Presidi d'istituto, gli organi dei docenti, il personale assistente a cui sono
stati affidati questi ragazzi, come la nostra legge prevede per i minori in
custodia.
Come per qualsiasi tema d'affrontare, bisogna partire dal concetto
etico-morale.
Socrate (Musei Capitolini) |
La pratica endemica degli scandali di favore, lo sfruttamento di risorse
pubbliche a vantaggio d'interessi privati porta ad una corruzione a tutti i
livelli.
Contro lo scetticismo etico, il rimedio è difendere la serietà della nostra
esperienza morale, smentendo il modo di pensare che non esiste verità o falsità
in materia di giudizio che risponde alla domanda “cosa si deve fare!!!”.
La politica deve riprendere la via di Socrate.
Oggi l'importanza è “ fare ogni cosa per fare bene”, il parere di buono
difficilmente riuscirà se in verità non lo si è. Nell'uguaglianza di dignità e
di diritti è giusto che venga riconosciuto a ciascuno il problema di fondo
relativo ai diritti dell'uomo: oggi non tanto quello di giustificarli, quanto
quello di proteggerli, problema non filosofico ma politico.
Come si diventa persona? Come individuo in senso pieno? Come si sviluppa la
personalità che distingue ciascuno? Come avviene l'individualizzazione?
I filosofi hanno scritto pagine importanti sul tema di come seguire le
“regole”. Ma quando impariamo a seguire regole mai esplicitate?.
L'importanza della famiglia in primis, della scuola e della società
successivamente contribuiscono in questo percorso di vita formativa.
Il nucleo familiare inizia con le esperienze di base, percezione, emozioni.
In ogni emozione c'è un sì o un nò, buono o cattivo. Successivamente, ben prima
di poter prendere decisioni, insegna in modo spontaneo i dati del mondo, ossia
dati di realtà o di valore convogliati dalle percezioni e dalle emozioni. I
genitori portano ordine nel mondo rafforzando tutte e solo le posizioni
adeguate.
La scuola ha il compito di avviarli oltre che al sapere anche di aiutarli
in campo sociale per informarli dei pericoli in cui possono cadere quando
vengono affrontati con leggerezza, sia per i rapporti facili o per assunzione
di sostanze nocive, perché colti da curiosità.
Questo cambiamento può avvenire con l'intervento politico-istituzionale
ristrutturando le regole interne agli istituti, preparando i direttori, i
docenti , il corpo dei sorveglianti con corsi idonei alle necessità. Ci
troviamo nel terzo millennio, il mondo evolvendosi fa si che anche l'uomo si
adegui.
Gli alunni hanno bisogno di risposte adeguate per evitare pericoli e
sciogliere le ansie. Senza una disciplina dei doveri e dei consensi, non si
forma coerenza di mente. Solo sulla base di risposte “giuste” possono arrivare
ad apprendere realtà e valore.
Il capitolo dei pericoli e delle ansie connesse, sono al giorno d'oggi da
addebitarsi nel consumo di droghe, dove giovanissimi e giovani ne sono
coinvolti.
Medici, psicologi, sociologi, educatori stanno studiando i fattori
motivanti della diffusione formulando varie ipotesi, spesso diverse, talora
contrastanti, a seconda della particolare angolazione professionale ed
orientamento individuale.
Il consumo delle “ sostanze nocive” ha in questi ultimi anni coinvolto
tutto il mondo occidentale, stiamo vivendo in un 'epoca nella quale sempre più
difficile e' mettere a fuoco i problemi che si sviluppano nel contesto vivo di
una società in continuo mutamento.
L'informazione, spesso contrastante e deformata, la frettolosità con cui
vengono espressi i giudizi anche ufficiali, un sempre più diffuso sistema di
controinformazione operato dalla “kultur” della droga o controcultura sono
tutti elementi che uniscono tale difficoltà.
Si avverte l'opportunità di una trattazione che raccolga i dati più
significativi sull'argomento, operando una obbiettiva valutazione tra
informazione scientifica tradizionale e ufficiale: un lavoro non indirizzato
solo ai cultori e agli specialisti della materia, ma anche al pubblico profano,
ai giovani, agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, agli educatori;
un'azione d'intervento rispondente a quelle che sono le nozioni attuali in
materia e ampliare le conoscenze oltre i limiti tradizionali del problema.
Tutto questo, con la speranza di raggiungere gli scopi prefissi e aiutare
le giovani vittime di ogni tipo di sostanza pericolosa.
Ogni libertà presuppone una disciplina, e la persona si costruisce in
quanto poggia su risposte oggettive, cognitive ed adeguate alla realtà che la
sostiene.
Cosi ha inizio l'avventura e il tormento di una libertà non più guidata.
Non c'è altra vita morale che nel rinnovamento. Socrate può ritornare fra
noi, ogni ragazzo deve ritrovarlo in sé. Anche la politica deve tornare ad
essere al servizio della "polis" e affare di chiunque
voglia essere persona moralmente autonoma e non libera solo di diventare serva.
Nessuno può fare tutto ma tutti possono fare qualcosa.
Enrica Malatesta
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