martedì 31 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
AUGURI A TUTTI VOI
BUON NATALE
GIORGIONE NATIVITA' |
MANIFESTIAMO LA NOSTRA GIOIA, FESTEGGIAMO LA SALVEZZA DEL MONDO, IL GIORNO DELLA NASCITA DELL'UMANITA'. LA DIVINITA' SI E' INCARNATA COME FUOCO NEL FERRO, NON TRASFORMANDOSI MA COMUNICANDOSI.
IRRADIAMO PACE VERSO COLORO CHE AMIAMO, E DAREMO IL VIA A UN FLUSSO DI ENERGIA INARRESTABILE. L'AMORE NON DEVE ESSERE UTOPIA, E' STATA DATA ALL'UOMO COME COMPITO DA ATTUARE L'AIUTO DELLA GRAZIA DIVINA.
Enrica Malatesta
giovedì 28 novembre 2013
VOLONTARIATO ESPRESSIONE D'AMORE
IN UNA SOCIETA' PERCORSA DA NUMEROSI FENOMENI DI EGOISMO E DI CRUDELTA' A DANNO DELL'UOMO, IL VOLONTARIATO AL SERVIZIO DEL PROSSIMO COSTITUISCE UNA FORZA STRAORDINARIA, UN AUTENTICO VALORE. E' IL SEGNO POSITIVO DEL NOSTRO TEMPO, L'APERTURA DELLA VOLONTA' E DEL CUORE AL BENE COMUNE. IL VOLONTARIATO E' UN VALIDO COEFFICIENTE DI CIVILTA' E DI FRATERNITA'. QUESTO CONCEPIRE LA SPONTANEITA' VISTA COME VINCOLO ASSOCIATIVO, ASSUME UNA PECULIARE IMPORTANZA NELLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE E MONDIALE CHE LE APPARTIENE. IN TAL MODO SI INSTAURA UNA CATENA DI SOLIDARIETA' A SOSTEGNO DI UN IDEALE UMANITARIO, CHE ASSURGE A SIMBOLO ELOQUENTE DI QUELLA SOLIDARIETA' PIU' PIENA FRA TUTTI I POPOLI E TUTTI GLI UOMINI.
ENRICA MALATESTA
lunedì 25 novembre 2013
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE
Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa Giornata venne istituita con la risoluzione 54/134 dell’Onu nel 1999, invitando governi, organizzazioni governative e non governative, media e società civile a sensibilizzare sulla violenza di genere le società.
In particolare, è stato scelto il 25 novembre poiché è la data in cui vennero uccise le tre sorelle Mirabal, assassinate nel 1960 nella Repubblica Dominicana per il loro impegno politico contro l’allora dittatore Trujillo. Tale data è diventata così il simbolo dell’atto d’accusa della società civile nei confronti del fenomeno, purtroppo ancora in crescita, della violenza sulle donne.
sabato 23 novembre 2013
PRESENTE E FUTURO
PUNTO IMPORTANTE DELLA SAGGEZZA DEL VIVERE STA NELLA GIUSTA PROPOSIZIONE CON CUI SIAMO ATTENTI AL PRESENTE E AL FUTURO, AFFINCHE' L'UNO NON CI ROVINI L'ALTRO. INVECE DI AFFANNARCI SEMPRE ED ESCLUSIVAMENTE CON PIANI E PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO, O AL CONTRARIO ABBANDONARCI ALLA NOSTALGIA DEL PASSATO, NON DOVREMMO MAI DIMENTICARE CHE SOLO IL PRESENTE E' REALE; GIACCHE' IN FUTURO E' QUASI SEMPRE DIVERSO COME IMMAGINATO E IL PASSATO DIVERSO DA COME RICORDATO. ENTRAMBI SONO MENO IMPORTANTI DI QUANTO CI POSSA SEMBRARE.
domenica 17 novembre 2013
IL BENE E IL MALE |
NELLA GUERRA CHE SI COMBATTE NEL MONDO, TRA IL BENE E IL MALE, SI DEVE DARE IL PROPRIO NOME ALLA
BANDIERA DEL BENE E AVVERSARE SENZA TREGUA IL MALE: RESPINGENDO OGNI DUBBIA INSEGNA, OGNI TRANSAZIONE COTARDA, OGNI IPOCRESIA DI CHI CERCA MANEGGIARE FRA I DUE. SOTTRARSI ALL'ARBITRIO E ALLA PREPOTENZA DEGLI UOMINI, STANDO SULLA VIA DEL BENE.
Enrica Malatesta
sabato 16 novembre 2013
TOMMASO MORO VISTO A PATRONO DEI GOVERNANTIN E DEI POLITICI, VIENE PERCEPITO DI BUON AUSPICIO. IL BISOGNO CHE IL MONDO POLITICO AMMINISTRATIVO DEVONO SENTIRLO COME MODELLO DI CREDIBILITA' PER MOSTRARE LA VITE DELLA VERITA' IN UN MOMENTO STORICO IN CUI SI MOLTIPLICANO ARDUE SFIDE E GRAVI RESPONSABILITA'. EGLI INTENDEVA SERVIRE NON CON IL POTERE, MA L'IDEALE SUPREMO DELLA GIUSTIZIA. TUTTO IL CONTRAIO DI QUELLO CHE SI VUOLE OGGI.
(ENRICA MALATESTA)
martedì 29 ottobre 2013
giovedì 26 settembre 2013
domenica 22 settembre 2013
UOMO-DIO
San Pio da Pietralcina |
Dalla nostra mente non si diparta mai l'immagine del Serafico Padre San
Francesco che seppe ricopiare in sé l'Uomo-Dio. Tutte le anime amanti di Gesù,
debbono rendersi sempre più conformi al divino ed eterno modello.
La domenica
del 22 Settembre del'68, Padre Pio con la sua ultima messa, quando con voce
commossa dà il commiato, barcolla, si piega su se stesso, da inizio al
momento più lungo del suo travaglio che lo porterà alla fine dei suoi
giorni. Il suo viso sempre più pallido, il respiro affannato alle 2,30 le sue
labbra sussurrano: "Gesù...Maria...Gesù...Maria". È il lunedì del 23
Settembre 1968, ore 2,30, Padre Pio stringendo tra le dita la corona del
rosario china la testa sul petto! Non respira più. Le stimmate sono scomparse
senza lasciare traccia di cicatrice.
I segni del
calvario: le ferite, che per cinquant'anni lo hanno martorizzato fino alla
morte, lo lasciano; il suo corpo cede il passo alla resurrezione.
A San
Giovanni Rotondo riposa l'uomo che ha pagato con le sue sofferenze il prezzo
delle anime. Lui, come tutti i santi, non si cancellerà mai.
Enrica Malatesta
mercoledì 18 settembre 2013
DIRITTI UMANI .... UTOPIA!
Dalle Convenzioni Internazionali, la
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dalle Nazioni Unite il
10 Dicembre1948, venne definita, in anni successivi, da Giovanni Paolo II una
vera pietra miliare sulla via del progresso morale dell’umanità.
Ma precursore e ideatore di tale Dichiarazione fu
il frate domenicano Padre Francesco de Vittoria, filosofo e teologo Spagnolo
(1483-1546), che contribuì grandemente alla preparazione della Carta dei
Diritti Indios. Carta che aveva lo scopo di salvaguardare i diritti delle genti
indigene in occasione della conquista delle Americhe.
I Diritti dell'Uomo proclamati nella
Dichiarazione sono espressione dell'eminente e inviolabile dignità di ogni
persona, e manifesta vocazione, unica e irrepetibile, a eliminare qualsiasi
differenza e ogni possibile discriminazione tra gli esseri umani.
Ma quale è il fondamento di tali diritti? Esso
parte dalla pura volontà degli esseri umani: volontà che è mutabile nella
stessa persona e si differenzia da persona a persona. E quand'anche le volontà
trovassero un accordo su un terreno comune, su un contesto etico condiviso,
risulterebbe minimale e debole per gli effetti. Affidare in maniera esclusiva
ai singoli Stati, con le loro leggi ed istituzioni, la responsabilità ultima di
venire incontro alle aspirazioni delle persone, delle comunità e dei
popoli interi può talvolta far insorgere delle conseguenze che escludono la
possibilità di un ordine sociale rispettoso della dignità e dei diritti
della persona. Benedetto XVI, nel discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite del 18 Apri 2008, affermava che "Quando vengono presentati
semplicemente in termini di legalità, i diritti rischiano di diventare
deboli proposizioni staccate dalla dimensione etica e razionale, che è il loro
fondamento e scopo".
Ogni nazione ha il fondamentale diritto
all'esistenza, alla propria lingua e cultura, con il quale il popolo si esprime
e promuove la sovranità: escludendo ogni violazione dei diritti umani
fondamentali, come l'oppressione delle minoranze. A costruire il futuro,
provvedendo ad una appropriata educazione alle generazioni più giovani.
Per l'assetto internazionale si richiede un
equilibrio tra il particolare e l'universale. Alla realizzazione sono chiamate
tutte le nazioni, dove il primo dovere è quello del rispetto e solidarietà con
tutte le altre nazioni.
Tuttavia esiste una stridente contraddizione tra
la solenne proclamazione de Diritti dell'Uomo e la loro attuazione e
applicazione. Si constata che esiste una dolorosa realtà di violazioni di ogni
tipo e in molti luoghi.
Un lungo cammino è stato già percorso, resta
ancora un lungo tratto da completare. Miglioni di donne, fanciulli e uomini
vedono tuttora minacciati i loro diritti alla vita, alla libertà e alla
sicurezza. Non sempre viene rispettata l'uguaglianza tra tutti e la dignità di
ciascuno, mentre nuove barriere vengono innalzate per razza, religione,
opinioni politiche ecc...
Promuovere giustizia e pace in tutti i campi
dell'esistenza sociale deve essere sempre un costante impegno, senza alcuna
sosta, di tutte le istituzioni nazionali e internazionali.
Lo ius
nature di Cicerone, fonte per tutto il diritto umano, dichiara: "cercherò
le radici del diritto della natura, sotto la guida dalla quale bisogna
sviluppare tutto il nostro ragionamento", quindi vera legge, retta ragione
conforme alla natura. Spinta propulsiva alla stesura universale dei diritti
umani.
Enrica Malatesta
lunedì 2 settembre 2013
ETICA-MORALE: CRESCERE BENE PER FAR GRANDE L'ITALIA. CONIUGARE “MENS SANA IN CORPORE SANO”
Esistono molti livelli di coscienza di sè. Ne sono esempi la capacità di
pensare al proprio corpo; di riconoscersi come portatori di stati mentali; di
padroneggiare grammaticalmente l'uso del pronome in prima persona; di vedersi
come oggetto fra gli altri; di conservare ricordi del proprio passato; di
formulare progetti e ambizioni a lungo tempo.
Capacità concepite come dipendente da una forma di consapevolezza di sé più
primaria e pre-esistente.
La consapevolezza corporea di sé offre una delle soluzioni più promettenti
per definire il livello elementare di “consapevolezza di sé”, costituendo il
nucleo centrale delle molteplici forme di auto- coscienza. Il nostro corpo ci è
dato primariamente come una molteplicità di possibilità per l'azione.
Emozioni o sensazioni, siamo noi a viverle in prima persona. Come si
diventa persona? Come si sviluppa la personalità? Partendo da queste domande
nasce l'impegno di come aiutare i giovani a questa conoscenza.
Crescere bene ragazzi (bambini e adolescenti) sino a portarli alla maggiore
età, e' un compito su cui le forze politiche ed istituzionali devono
intervenire con urgenza viste le criticità che si sono riscontrate nel venir meno
la tutela dei minori. L'attenzione deve essere rivolta nel responsabilizzare i
Presidi d'istituto, gli organi dei docenti, il personale assistente a cui sono
stati affidati questi ragazzi, come la nostra legge prevede per i minori in
custodia.
Come per qualsiasi tema d'affrontare, bisogna partire dal concetto
etico-morale.
Socrate (Musei Capitolini) |
La pratica endemica degli scandali di favore, lo sfruttamento di risorse
pubbliche a vantaggio d'interessi privati porta ad una corruzione a tutti i
livelli.
Contro lo scetticismo etico, il rimedio è difendere la serietà della nostra
esperienza morale, smentendo il modo di pensare che non esiste verità o falsità
in materia di giudizio che risponde alla domanda “cosa si deve fare!!!”.
La politica deve riprendere la via di Socrate.
Oggi l'importanza è “ fare ogni cosa per fare bene”, il parere di buono
difficilmente riuscirà se in verità non lo si è. Nell'uguaglianza di dignità e
di diritti è giusto che venga riconosciuto a ciascuno il problema di fondo
relativo ai diritti dell'uomo: oggi non tanto quello di giustificarli, quanto
quello di proteggerli, problema non filosofico ma politico.
Come si diventa persona? Come individuo in senso pieno? Come si sviluppa la
personalità che distingue ciascuno? Come avviene l'individualizzazione?
I filosofi hanno scritto pagine importanti sul tema di come seguire le
“regole”. Ma quando impariamo a seguire regole mai esplicitate?.
L'importanza della famiglia in primis, della scuola e della società
successivamente contribuiscono in questo percorso di vita formativa.
Il nucleo familiare inizia con le esperienze di base, percezione, emozioni.
In ogni emozione c'è un sì o un nò, buono o cattivo. Successivamente, ben prima
di poter prendere decisioni, insegna in modo spontaneo i dati del mondo, ossia
dati di realtà o di valore convogliati dalle percezioni e dalle emozioni. I
genitori portano ordine nel mondo rafforzando tutte e solo le posizioni
adeguate.
La scuola ha il compito di avviarli oltre che al sapere anche di aiutarli
in campo sociale per informarli dei pericoli in cui possono cadere quando
vengono affrontati con leggerezza, sia per i rapporti facili o per assunzione
di sostanze nocive, perché colti da curiosità.
Questo cambiamento può avvenire con l'intervento politico-istituzionale
ristrutturando le regole interne agli istituti, preparando i direttori, i
docenti , il corpo dei sorveglianti con corsi idonei alle necessità. Ci
troviamo nel terzo millennio, il mondo evolvendosi fa si che anche l'uomo si
adegui.
Gli alunni hanno bisogno di risposte adeguate per evitare pericoli e
sciogliere le ansie. Senza una disciplina dei doveri e dei consensi, non si
forma coerenza di mente. Solo sulla base di risposte “giuste” possono arrivare
ad apprendere realtà e valore.
Il capitolo dei pericoli e delle ansie connesse, sono al giorno d'oggi da
addebitarsi nel consumo di droghe, dove giovanissimi e giovani ne sono
coinvolti.
Medici, psicologi, sociologi, educatori stanno studiando i fattori
motivanti della diffusione formulando varie ipotesi, spesso diverse, talora
contrastanti, a seconda della particolare angolazione professionale ed
orientamento individuale.
Il consumo delle “ sostanze nocive” ha in questi ultimi anni coinvolto
tutto il mondo occidentale, stiamo vivendo in un 'epoca nella quale sempre più
difficile e' mettere a fuoco i problemi che si sviluppano nel contesto vivo di
una società in continuo mutamento.
L'informazione, spesso contrastante e deformata, la frettolosità con cui
vengono espressi i giudizi anche ufficiali, un sempre più diffuso sistema di
controinformazione operato dalla “kultur” della droga o controcultura sono
tutti elementi che uniscono tale difficoltà.
Si avverte l'opportunità di una trattazione che raccolga i dati più
significativi sull'argomento, operando una obbiettiva valutazione tra
informazione scientifica tradizionale e ufficiale: un lavoro non indirizzato
solo ai cultori e agli specialisti della materia, ma anche al pubblico profano,
ai giovani, agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, agli educatori;
un'azione d'intervento rispondente a quelle che sono le nozioni attuali in
materia e ampliare le conoscenze oltre i limiti tradizionali del problema.
Tutto questo, con la speranza di raggiungere gli scopi prefissi e aiutare
le giovani vittime di ogni tipo di sostanza pericolosa.
Ogni libertà presuppone una disciplina, e la persona si costruisce in
quanto poggia su risposte oggettive, cognitive ed adeguate alla realtà che la
sostiene.
Cosi ha inizio l'avventura e il tormento di una libertà non più guidata.
Non c'è altra vita morale che nel rinnovamento. Socrate può ritornare fra
noi, ogni ragazzo deve ritrovarlo in sé. Anche la politica deve tornare ad
essere al servizio della "polis" e affare di chiunque
voglia essere persona moralmente autonoma e non libera solo di diventare serva.
Nessuno può fare tutto ma tutti possono fare qualcosa.
Enrica Malatesta
venerdì 30 agosto 2013
lunedì 29 luglio 2013
giovedì 27 giugno 2013
martedì 18 giugno 2013
"PSICOLOGIA DELLE TOSSICODIPENDENZE"
IL PARADISO ARTIFICIALE DELLA NON SOFFERENZA
ALL'IMPOSSIBILE SOGNO....DI ESSERE DIO
Ogni
epoca ha vissuto le sue mode intese nella loro più vasta accezione.
Usi,
costumanze, abitudini iniziate da piccoli gruppi di èlite. La
propaganda è il vero strumento di divulgazione della moda. Il
parlare continuamente di droga su tutti i mezzi d'informazione, sia
in buona che in malafede, rappresenta indubbiamente una forma di
pubblicità. Il giovane si avvicina alla droga perché è convinto
che tutti la usano e questo stimola la sua curiosità a provarla per
controllarne la veridicità degli effetti ed appurane la validità,
come stimolante psicofisico o come piacere nella forma dell'euforia,
come evasione o rifugio dalla realtà quotidiana, quindi alla ricerca
di felicità. Un fallace pensiero che porta alla rovina
dell'esistenza, e pensa di risolvere i problemi piccoli e contingenti
del quotidiano attraverso una gamma di desideri appagati
nell'irrealtà: vivere da Dio piuttosto che soffrire da uomo.
L'essere umano deve rammentare che non può vivere di sole illusioni,
la realtà vive con lui e intorno a lui.
È
in tutte le librerie il volume “Psicologia delle
Tossicodipendenze”, pubblicato dalla casa editrice Piccin Nuova
Libraria.
Si
tratta di un lavoro di ricerca il cui risultato deriva dal contributo
di un gruppo di psicologi ed educatori con esperienza di ricerca e di
intervento nel campo della tossicodipendenza. Il lavoro intenso e
scrupoloso è stato guidato dal professore Massimo Canu, direttore
dell'Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze e docente di
Psicologia delle Tossicodipendenze presso la Facoltà di Medicina e
Psicologia dell'Università Sapienza di Roma.
Il
volume rappresenta un vero contributo nel settore specifico ed un
pregio per il richiamo all'attenzione su una tematica di rilevanza
sia sociale che dal punto di vista medico. Nella consapevolezza
dell'allarmante diffusione, aiuta ad un sapere che porta nelle
persone speranza e fiducia ad affrontare e superare gli ostacoli.
Le
riflessioni e il punto di vista sul tema, unitamente alla lettura
psicologica a cui è saldamente ancorata l'importanza del volume,
riconsegnano al fenomeno delle dipendenze significati nuovi che,
nella consapevolezza dell'allarmante diffusione, segnala dati e
statistiche per superare la speranza e la fiducia nelle capacità
della persona ad affrontare gli ostacoli e poterli poi superare.
Il
progetto Minerva, realizzato a Roma e ricco di dati, mette in
evidenza uno spaccato della popolazione giovanile alquanto
articolato, che il mondo politico e gli operatori socio sanitari non
possono ignorare.
Quando
un giovane viene aiutato a trovare la sua strada, anche quando
raggiungerà l'età da canuto, non si allontanerà da essa.
“È
impossibile mettere in ordine i pezzi per chi non ha in testa un'idea
del tutto. A che serve far provvista di colori a chi non sa che cosa
deve dipingere? Nessuno fa un disegno preciso della sua vita,
decidiamo volta per volta. …. I nostri propositi si fuorviano,
perché non ha né indirizzo e né scopo. Nessun vento è buono per
chi non ha un porto stabilito.” M. Montaigne.
Enrica
Malatesta
"DIMENTICARE SE STESSI"
IL SEGRETO SULLE CONNESSIONI
FRA MALATTIA E CIO' CHE LA PRODUCE.
Non
si ricorda più niente … diluvio universale … blackout … il
buio: è l'Alzheimer, malattia silente generatrice di incertezze e di
tribolazioni di persone che non sanno cosa per essi possa
significare.
Il
rischio che si corre, di essere colti a subire “buchi di memoria”
con un clik.
Infatti
un dispositivo d'indagine ha individuato un setting clinico in cui
ricercatori, paziente e famiglia possono stabilire una solida
alleanza di lavoro.
“DIMENTICARE
SE STESSI”, in uscita in tutte le librerie, rappresenta
un'autorevole pubblicazione della casa editrice PICCIN Nuova
Libraria.
E'
una testimonianza essenziale alla psico-geriatria come “corpus
nuovo” a cui una psicologia dell'invecchiamento da un contributo
essenziale.
Il
libro nasce dal lavoro laborioso e scrupoloso di Maria C. Quattropani
ed Emanuela Coppola, ottenuto da un compendio accurato di 25 anni di
percorsi ed esperienze delle due autrici e dei due co-autori Roberta
Lampasona e Antonio Giorgi.
Siamo
davanti ad un eccellente lavoro scientifico, progettato e realizzato
in modo egregio per le esigenze degli anziani.
L'Alzheimer
è considerata l'epidemia silente, da anni sino ai giorni nostri,
della degenerazione celebrale. L'eccezionale lavoro scientifico nel
“DIMENTICARE SE STESSI” è la testimonianza che si può
progettare e realizzare interventi efficaci agli anziani e dei loro
caregivers.
L'unica
certezza su cui l'indagine scientifica ha fatto luce è
l'irreversibilità della malattia, identificata come un processo
cronico-degenerativo di morte neuronale. Dato che ha rappresentato un
inizio per il lavoro clinico e neuropsicologico. Questo dato ha fatto
sì che un nuovo inizio di lavoro prendesse vita. Il sapere che di
Alzheimer non si guarisce ha spronato gli addetti alla ricerca ad
intervenire in maniera ossessiva sul danno celebrale attraverso
specifici trattamenti farmacologici, non sottovalutando tutte le
difficoltà in merito.
Non
tutti i pazienti rispondono allo stesso modo al trattamento a causa
dell'insorgere subdola della patologia che non ha un esordio
uniforme, ma varia a seconda alle caratteristiche personologiche,
biologiche e sociali del paziente. Grazie all'ampliarsi delle
conoscenze sulle caratteristiche neoplastiche del cervello, si è
arrivati ad un avanzamento conoscitivo capace di scalzare quelle
logiche riduttive del cervello, dando spazio e respiro agli approcci
olistici complessi atti a cogliere l'essenza della mente. Una mente
radicata nel corpo, con una memoria somatica che fa esperienza di sé,
degli altri e del mondo.
La
demenza di Alzheimer, una volta diagnosticata non può avere nessuna
remissione. Le prognosi favorevoli riguardano, nel migliore dei casi
cospicuo rallentamento della patologia che è proporzionale alla
capacità dell'intervento. Certamente non è risolutiva per la
malattia, ma serve a rendere migliore la qualità della vita del
malato e dei loro familiari.
Tuttavia
l'intervento deve essere tempestivo attraverso trattamenti
psicologici integrati, come riattivazioni, riabilitazione sociale,
cognitive, psicoterapia di gruppo per una dignità sostenibile al
paziente. L'obbiettivo è giungere ad una uniformità complessa del
rapporto tra mente, corpo e relazioni per una psiche in grado di
adattarsi e di rigenerarsi sia negli aspetti strutturali sia in
quelli funzionali, avvalendosi del grande patrimonio dell'esperienza.
Nell'attesa,
la ricerca neuroscientifica ci aiuti a fornire importanti risultati
sperimentali sul trapianto di neuroni e dai trial clinici sulle
cellule staminali; la psicologia clinica, nel frattempo non può
sottrarsi dal contribuire alle logiche della prevenzione, della
diagnosi e del trattamento precoce dei disturbi.
La
fiducia riposta nell'applicabilità delle ricerche deve rappresentare
un salto di qualità nella condivisione e nel riconoscimento nel
lavoro quotidiano.
Cicerone
affermava “se la memoria è la custode di ogni conoscenza,
allora siamo entrati nell'epoca della conoscenza on demand”.
martedì 28 maggio 2013
domenica 19 maggio 2013
IL CONSOLATORE
Spirito dell'anima, emozione ed ammirazione
pensando al dono ricevuto. Felicità intima, ospite dolcissimo in noi; come
acque inondanti, l'anima è sopraffatta dalla quiete, dall'amore contemplativo
del padre, rimanendo attoniti a tanta degnazione. Bellezza stupenda, oltre ogni
dire e immaginazione, inalterabile ricchezza di grazia, di doni, di frutti e di
beatitudini.
Alla tenera bontà che spinge ad abitare in noi;
Tu hai tutto, Tu puoi tutto, Tu vuoi dare tutto donatore di sapienza e di
pietà. Il Cielo è l'anelito ascensionale di ogni uomo. E' una realtà che invade
l'anima, la trasforma e la conduce a Dio. La realtà che ci attende supera di
gran lunga le nostre conoscenze: è la nostra casa.
Ora noi ci troviamo in transito, come in una sala
d'imbarco all'aeroporto in attesa di salire sull'aereo. Tutto è pronto, l'unica
cosa che c'è nascosta è l'ora dell'imbarco e se si sbarcherà.
Spirito Santo, Ti supplichiamo di illuminare la
nostra mente con luce vivida necessaria a sostenere la debole volontà con
grazie di amore e di fortezza. Divino santificatore conducici alla vetta della
santità attraverso il lavoro continuo, paziente e docile, alle tue premure.
Rimuovi ogni male, ogni pericolo, ogni cattiveria per rifare tutto nuovo e
puro. Donaci i doni per contemplare il Padre nella luce dei suoi misteri e per
comprendere il vero valore della vita, delle cose e per amare tutti con pura
carità. Per giungere al giorno in cui la nuova ed eterna alleanza d'amore e
libertà si determina con la promulgazione del fuoco e l'ebbrezza dello Spirito
Santo per testimoniare con i carismi le meraviglie del Padre.
ENRICA MALATESTA
domenica 28 aprile 2013
giovedì 28 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
TEMPO DI RESURREZIONE: AUGURI DI PASQUA
Di rado si incontra un uomo tanto
spirituale che sia distaccato da tutto. Infatti un vero povero di spirito,
staccato da ogni creatura, chi potrà trovarlo?
Egli sarebbe prezioso, come le cose
portate "dall'estremità della terra". Anche quando l'uomo donasse
tutto ciò che ha sarebbe ugualmente un nulla. E se avesse una virtù
meravigliosa e una ferventissima devozione, gli mancherebbe ancora molto;
ossia, mancherebbe la sola cosa che gli è sommamente necessaria: dopo aver
lasciato tutto lasci se stesso, il suo amor proprio.
Siamo servi umili, non diamo grande
importanza a ciò che dagli altri è stimato grande, ma sicuramente si chiami
"servo inutile" come disse la stessa Verità: quando si è fatto tutto
quello che è stato comandato, allora si può dire di essere "servi
inutili".
Nessuno è più ricco, nessuno è più
libero, nessuno più potente di colui che sa abbandonare sé e tutte le cose, e
mettersi all'ultimo posto.
Un antico sapiente greco affermava
che la vera saggezza consiste nel conoscere se stessi, la nostra natura malata
e l'impronta divina che Dio ha stampato nel profondo del nostro essere. Come
ravvisato da San Paolo nei Corinzi (13,2)
domenica 17 marzo 2013
RIMEMBRANZA DELL'AMATO PADRE
Il conte Luigi Gaetano Giulio Malatesta Ripanti della Penna (a destra) stringe la mano del principe Amedeo Savoia duca d'Aosta in occasione dell'850° Anniversario Malatestiano nel 1983 |
FAMIGLIA UMANA CHE OLTREPASSI I LIMITI DEL TEMPO
EGLI.., CONOSCE PER NOME
TUTTE LE STELLE SENZA ANIMA
FERMEZZA NELLA PAROLA DATA
VITA FUTURE FA PENETRARE
LO SQUARCIO OLTRE IL TEMPO
ED APRE IL VELO DEL MISTERO
DESIDERIO RAFFORZATO CHE UN GIORNO SAREMO INSIEME
UMANITÀ CHE CI SPINGE
AD ESSER GRATI A COLUI
CHE CI UNISCE AI CARI
COL SEGNO DELLA CROCE
E DORMON IL SONNO DELLA PACE
Enrica
Malatesta
"QUANDO IL CORPO MORTALE SI SARÀ RIVESTITO DI IMMORTALITÀ,SI COMPIRÀ LA PAROLA DELLA SCRITTURA."
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