lunedì 27 gennaio 2014

sant'agostino il torrente della razza umana







                       SANT'AGOSTINO

                     IL TORRENTE DELLA RAZZA UMANA

                                                      


Sant'Agostino visse, insegnò e scrisse alla fine del IV e l'inizio del V secolo dC, un periodo di grandi cambiamenti. Le strutture familiari dell'Impero Romano dondolavano, poi crollarono intorno a lui, come i Vandali assediarono la sua città di Ippona, in Africa del Nord. Era evidente che "Roma" non era "Eterna", ma temporanea e transitoria. In tali circostanze, non è sorprendente che Agostino enuncia un'epistemologia, una teologia e, infine, una escatologia in cui il movimento e il cambiamento hanno giocato un ruolo centrale. Per Agostino fondamentale importanza del movimento, in tutti questi aspetti e informa, era infondere la cultura del Medioevo per un migliaio di anni dopo la sua morte.
Per Agostino, il movimento è stato essenziale in quattro aspetti. In primo luogo, esso descritto la natura della relazione tra un Dio eterno e un temporale, mondo materiale finito. In secondo luogo, il movimento ha costituito l'imperativo fondamentale del messaggio cristiano: l'anima dell'uomo è costretto a muoversi verso Dio o perire eternamente. In terzo luogo, il movimento offre la chiave per comprendere il messaggio di Dio per l'umanità, come rivelato nelle Scritture attraverso "segni" che impegnano la mente umana e incoraggiare verso una più profonda comprensione della vera realtà spirituale. Infine, il movimento è la condizione fondamentale della storia terrena, un "torrente" impetuoso che inevitabilmente, e forse imminente, portare il Giudizio e l'unione ultimo degli eletti con Dio. Ognuno di questi quattro aspetti del movimento può essere trovato nel lavoro di Agostino.


                                                                                                                       ENRICA MALATESTA



domenica 19 gennaio 2014

                              AZIONE- OPERE 

                          FAMA E IMMORTALITA'


   
DUE SONO LE VIE CHE PORTANO ALLA FAMA E ALL'IMMORTALITA': LA VIA DELLE AZIONI E QUELLA DELLE OPERE. QUELLA DELLE AZIONI E' IMMORTALE SOLO IL RICORDO, CHE MAN MANO CHE PASSA IL TEMPO DIVENTA PIU' DEBOLE E INATTENDIBILE, E DA ULTIMO INATTENDIBILE, POICHE' LE TRACCE DELLE AZIONI SVANISCONO. INVECE LE OPERE SONO DI PERSE' IMMORTALI E POSSONO SOPRAVVIVERE IN ETERNO. GIULIO CESARE AFFERMAVA: LE ATTITUDINI CHE RENDONO L'UOMO CAPACE DI AZIONI E DI OPERE IMMORTALI SONO ASSAI VARIE: MOLTO DI RADO, E FORSE MAI, ESSE SI TROVANO RIUNITE IN UN SOLO INDIVIDUO.

                       ENRICA MALATESTA