venerdì 20 gennaio 2012

IL SENSO DELLA VITA - EREDI DEL TEMPO -



Il senso della vita o della vita organica generale qual è? Esiste l’uomo che considera la propria vita e quella delle creature simili priva di senso, e questo non è semplicemente sventurato, ma inidoneo alla vita.

Il valore di un essere umano è determinato dal senso in cui ha raggiunto la liberazione dal sé. Le nostre vite i nostri sforzi, la maggior parte delle nostre azioni e dei desideri sono ricollegabili all’esistenza di altri umani.

L’individuo resterebbe primitivo e bestiale se lasciato solo dalla nascita; l’individuo è tale non per la sua individualità, ma per quanto membro di una grande società umana che indirizza l’esistenza materiale e spirituale dalla culla alla tomba. Il valore dell’uomo per la comunità nasce dal mondo, dove pensieri e azioni sono diretti a promuovere il bene dei suoi simili. È l’individuo che pensa e crea nuovi valori per la società, stabilisce nuovi modelli morali a cui si conforma la vita della comunità.

giovedì 12 gennaio 2012

SENZA MEMORIA- SCHIAVI DEL WEB-

     

Da indagini risulta che in Inghilterra gli inglesi sotto i 30 anni non ricordano il proprio telefono, mentre negli Stati Uniti solo una minoranza sa più di cinque numeri telefonici.
Cosi' come facciamo per l'economia, stiamo abolendo la memoria con un clik.
Per millenni l'umanità è vissuta affidando tutto ciò che possedeva di più prezioso alla banca-dati del proprio cervello per tramandare la tecnica del fuoco, degli utensili; e non sarebbero giunte fino a noi senza la traduzione orale l' ”Eneide” e l' ”Odissea”. Con le nuove tecnologie, sfruttate non in maniera idonea, ci siamo sottoposti all'obliterazione della capacità mentale e consegnato “Il Muscolo Mentale” ai circuiti elettronici senza preoccuparci delle conseguenze, affidandoci, con una parola chiave, la nostra memoria.
La nostra memoria personale resta e resterà il più efficace sistema mai inventato per procurare dati e notizie accumulati e sedimentati in modo casuale. Certo, il rischio che si corre oggi è di essere tutti  soggetti a “buchi di memoria”, a vere e propie amnesie. Le agendine elettroniche ci evitano brutte figure imbarazzanti (per appuntamenti mancanti, scadenze di lavoro, anniversari ecc.).
Diceva Cicerone, se la memoria è la custode di ogni conoscenza, allora siamo entrati nell'epoca  della conoscenza. Siccome siamo sempre alle prese con un oceano di informazioni, di dati, di conoscenze, di curiosità abbiamo costruito strumenti che lo fanno al nostro posto: e scivolando sulle onde del web cerchiamo di restare in equilibrio con il pericolo di annegare in quel mare magnum, rendendo così la memoria sempre più superficiale, occasionale, a breve termine, rimanendo come anatre mute, mute con palmare.
“La libertà è cosa assai più grande e più importante della scienza” (A. Russel Wallage)

                                                                                              Enrica Malatesta