sabato 31 dicembre 2016

AUGURI....ALBA DI UN NUOVO GIORNO!!

                               
                             UBI MAJOR
          
AUGURA A TUTTI VOI  UN GIOIOSO LUMINOSO PROPIZIO ANNO NUOVO!!!!!


TUTTO PUO' RIUSCIRE NELLA VITA SECONDO LE NOSTRE ASPETTATIVE, BASTA UN'ANIMO LEGGERO E LA MENTE CONCENTRATA...E I SOGNI SI MATERIALIZZANO A GUARDARE OLTRE I LIMITI DAL PERBENISMO STERILE.


ALL'ALBA DEL NUOVO ANNO IL PENSIERO VADA A TUTTI I BUONI PROPOSITI.

OGGI INIZIA UN NUOVO GIORNO!!!

E. M

                                                         
                 






giovedì 22 dicembre 2016

BUON NATALE



             LA STORIA PIU' GRANDE DEL MONDO


IN VERSI PER VIVERE INSIEME  IN LETIZIA IL SANTO NATALE!

                    


 
SE IL NOSTRO NULLA..
PENSIAMO IN UMILTA' NEL NOSTRO CUORE
UN ANGELO DISCESE IN  MEZZO A NOI
E ORA IN CIEL SE NE VA COI SUOI
IL DIVIN FANCIULLETTO
ECCO IO LASCIO  A VOI QUAGGIU'
MODELLO D'OGNI VIRTU' 
"L'INFANTE"
PER NOI D'OGNI VIRTU' MODEL PERFETTO


DALL'ETERNA BEANTE RICCHEZZA
ALLA POVERA ETA' DEGLI OPPRESSI
DA SUPREMO SIGNORE DELL'ALTEZZA
DEI SERVENTI AI SPREGIATI CONSESSI
DAL GIOIR CHE I TURBIN ARRESTA
CH'A LETIZIA DILATA SERENA
 AL MEROR DELLO SPIRITO IN PENA
AL DOLOR DELL'ALMA IN TEMPESTA


DAL CALOR DELLA VITA IMMORTALEAL GHIACCIANTE GRIGOR DELLA MORTE
DAL BENE VIVIFICO AL MALE
DALLA FAUSTA ALL'INFAUSTA SORTE
DALLA REGGIA CH'AI SECOLI IMPERA
CUI SOGGIACE OGNI VOLTA OBBEDENDO
ALL'INFAMIA PIU' ATROCE PIU' NERA


O BAMBINO PAROLA DEL PADRE
UMILTA' SOL DAI CIELI INSEGNA
O RAMPOLLO DI VERGINE MARIA
O BAMBINO SAPIENZA INCREATA
TU DALL'ESSERE L'ARCANO DEL PADRE
INCARNASTI L'UMANA NATURA
D'UMILTA' SCUOLA GUIDA SICURA
O MAESTRO DEL VER UOMO-DIO


BUONA NOTTE FIGLIO DI MARIA
DORMI AMOR DELL'ANIMA MIA
NINNA NANNA AMOR DI MAMMA
NINNA OH
POSA IL CAPO SUL MIO CUOR
POI T'ADDORMENTI CON AMOR
NINNA NANNA AMOR DI MAMMA
NINNA OH!


ENRICA  MALATESTA            




martedì 20 dicembre 2016

SCHEMA'..STILLE DI RUGIADA!







                            L'INFANTE DIVINO


ASPETTANDO IL SOLE D'INVERNO..IL RITORNO DEL RE!

LUCE VERA DEL MONDO GIOIA CHE ANNUNCIA LA SUA VENUTA!


Natale è la festa dell'uomo: l'uomo che nasce. Uno dei miliardi di uomini che sono nati, nascono e nasceranno: come elemento componente della grande statistica. Non a caso Gesù è venuto al mondo nel periodo del censimento; quando un imperatore romano voleva sapere quanti sudditi contasse il suo paese. Un uomo soggetto di calcolo, considerato sotto la categoria della quantità: nello stesso tempo, uno, unico e irreperibile


Se celebriamo così solennemente la nascita di Gesù, lo facciamo per testimoniare che ogni uomo è qualcuno,, unico e irrepetibile!!



Il santo Bambino porta luce e sostegno necessari per individuare la strada da percorrere e di riuscita giorno dopo giorno.

Anche negli anni peggiori, il Natale ha sempre portato con sé il suo raggio di luce: penetrante nelle più dure esperienze negative, sia nell'annientamento della dignità e della crudeltà.

In questa periodo di incontrastata ricorrenza di letizia e di bontà cogliamo l'occasione di perseguire un pensiero gentile, ad un gesto di altruismo e di amore. Questa fioritura di generosità e di cortesia, di  attenzione e di premura, iscrive il Natale tra i momenti più belli dell'anno.

Per questa ragione è quanto mai opportuno privilegiare tutti quei gesti che manifestano solidarietà e accoglienza verso i poveri e i bisognosi!

E. M


                             

sabato 17 dicembre 2016

TANTI AUGURI PAPA




                         BUON COMPLEANNO

                           

                             PAPA FRANCESCO




Francesco chiede di non perdere “la grazia della memoria” e  neanche un po’ di umorismo che “ci aiuta ad andare avanti”

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 Celebrazione solenne, nessun festeggiamento particolare. Francesco celebra il traguardo degli 80 anni con una Messa ristretta, alle prime ore del mattino, concelebrata nella Cappella paolina della Basilica vaticana insieme ai cardinali residenti a Roma.
A loro il Papa, in un’omelia tutta a braccio, parla di memoria e gratitudine, di grazia e di peccato, di gioia e fedeltà; quindi li ringrazia “perché – dice – mi avete voluto accompagnare in questo giorno”. Poi confessa: “È da alcuni giorni che mi viene in mente unaNessuna parola che sembra anche brutta e spaventa anche: vecchiaia”.
Sarà per il De Senectute di Cicerone ricevuto in regalo; in ogni caso Bergoglio afferma: “Ricordo quello che vi ho detto: la vecchiaia è sete di saggezza speriamo anche per me. Mi è venuto in mente anche quel poema credo di Plinio che parla della vecchiaia di Tacito. La vecchiaia ci viene addosso, arriva in un colpo. Ma è anche una tappa della vita, è per dare vita, gioia e speranza. La vecchiaia è tranquilla, religiosa ma anche feconda”.
“Pregate perché la mia sia così: tranquilla, religiosa e feconda e anche gioiosa”, domanda il Papa ai porporati come dono per il suo compleanno. Al contempo esorta a non perdere “la grazia della memoria”, fulcro della giornata liturgica di oggi che “incomincia con le grandi antifone”. 
“È il momento forte che ci porta avanti verso il Natale. La liturgia ci fa fermare un po’” e la Chiesa “ci dice: fermati e fa memoria. Guarda indietro. Guarda il cammino, la memoria”, sottolinea il Santo Padre.
È questo un “atteggiamento deuteronomico che dà all’anima tanta forza”, perché “è proprio dell’amore non dimenticare, avere sempre sotto gli occhi tanto bene che abbiamo ricevuto. È proprio dell’amore guardare la storia: da dove veniamo, i nostri padri, i nostri antenati, il cammino della fede”.

Non bisogna dimenticare infatti di essere stati “eletti”, rimarca il Pontefice: “Ci hanno fatto una promessa. Ci hanno detto cammina nella presenza e sii irreprensibile come il nostro Padre. Una promessa che sarà piena alla fine, ma che consolida con ogni alleanza che noi facciamo col Signore. Alleanza di fedeltà. E ci fa vedere che non siamo noi stati a eleggere. Ci fa capire che tutti noi siamo stati eletti”.
Dunque “guardare indietro” aiuta ad “andare meglio avanti”: “Questa memoria ci fa bene perché rende anche più intensa questa vigilante attesa verso il Natale, ma un giorno quieto”, afferma Papa Francesco. 

Come dice il Vangelo, ripercorrendo la via dei ricordi passati “sempre troviamo grazia e peccato”, “momenti di grande fedeltà al Signore, di gioia nel servizio e qualche momento brutto di infedeltà e di peccato che ci fa sentire il bisogno della salvezza”.

In fin dei conti, “questa è la vita cristiana”, sottolinea Papa Bergoglio, un continuo alternarsi di grazia e peccato. Anzi proprio questa “è la nostra sicurezza, perché quando noi abbiamo bisogno di salvezza confessiamo la fede”, dice il Pontefice. “Noi facciamo una confessione di fede: io sono peccatore ma tu puoi salvarmi tu mi porti avanti. E così si va avanti nella gioia della speranza nell’Avvento”. E anche nella certezza che “il Signore è lì con la mano tesa per alzarti e andare avanti”.
E.M



domenica 11 dicembre 2016

UN DOSSIER SECRETATO



               LA VERA STORIA DI PADRE PIO


                                                        DI


                  

                             ENRICO MALATESTA



DAL DOSSIER DELL'INTRICATA VICENDA DI 200 MILITARI, VITTIME GIOVANISSIME, I CUI NOMI INGIUSTAMENTE SECRETATI...IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA



                                       


Il ritrovamento del fascicolo del SIM (Servizio Informazione Militare) sull’esplosione della Caserma Appia, 18 mesi prima della fine della Prima Guerra Mondiale, non fu per un atto di guerra e ne tantomeno per un sabotaggio. E’ la rivelazione del secolo, l’ultima scoperta del giornalista Enrico Malatesta, di quei 200 giovanissimi soldati fatti letteralmente a pezzi dalla deflagrazione e sulla cui morte ancor oggi grava il “Segreto Militare di Stato. Una vicenda incredibilmente intricata il cui “DOSSIER” Enrico Malatesta lo ha rinvenuto nel fondo archivistico di provenienza di un alto generale, deceduto nell’ultimo dopoguerra.

Duecento giovanissime vite, tra i 17 ed i 19 anni, provenienti da funzioni di bassa forza (facchini, spalatori e sguatteri da cucini ma obbligati, senza competenza a fare gli artificieri) , spazzate via nella frazione di un secondo dal fragore del botto. Detonazione, percepita per la sua violenza, addirittura dalla via Appia fino ai vetri infranti degli uffici della questura centrale.
Duecento vittime innocenti i cui nomi sono rimasti assurdamente secretati fino ad oggi, data del ritrovamento del carteggio segreto dell’intera vicenda. Proprio ora in epoca di pompose celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.

Una straordinaria ed esclusiva anticipazione di quanto accaduto quel giorno, di quasi cento anni fa in Via Appia Nuova, ce lo offre l’ultimo libro di Enrico Malatesta “LA VERA STORIA DI PADRE PIO” - Mursia Editore.
Si, perché se questa storiaccia è finalmente assurta alla luce della verità lo si deve proprio a San Padre Pio da Pietrelcina.

                             


La pagina qui riprodotta è tratta dall’inserto fotografico del volume “LA VERA STORIA DI PADRE PIO” di Enrico Malatesta, il noto “giornalista d’inchiesta” affermatissimo vaticanologo e storico di San Pio da Pietrelcina. Nell’inserto fotografico, ricco delle riproduzioni di documenti inediti della Chiesa di Roma, ritrovati da Malatesta e relativi alla verità storica della vita di questo grande Santo cappuccino, compaiono anche diverse foto degli incontri avuti dal giornalista Malatesta con il Pontefice San Giovanni Paolo II. Cui proprio nel corso di queste udienze ha consegnato, nelle mani del Santo Padre, le più importanti reliquie (tratte dal corpo di Padre Pio) recuperate nel suo trentennale lavoro di storico. 

Nella foto, in basso alla pagina in questione, è ritratto l’Autore del libro mentre incontra il Papa Santo (alla grotta di Lourdes ricostruita nei giardini Vaticani), accompagnato dalla sorella Enrica Malatesta, giornalista anch’ella ed autorevole Direttore dell’Agenzia Thopson.
E.M.

sabato 10 dicembre 2016

2016 ANNO DI UTOPIA




                            UN TOMMASO MORO

                            PER OGNI STAGIONE
    
                               
                                       



2016 è l'anno di Utopia , che segna 500 anni dalla pubblicazione di Tommaso Moro di testo influente. Al centro delle celebrazioni è una ri-valutazione tempestiva di un uomo che sta dietro il capolavoro enigmatico. Più di reputazione ha spaziato da studioso santo a zelota sesso folle, con Robert Bolt Un uomo per tutte le stagioni e di Hilary Mantel lupo Sala portando ciascuna di queste visioni alla vita, anche se quasi 60 anni di distanza. 


Si tratta di 500 anni dopo la pubblicazione della utopia , ma è anche a 50 anni dalla uscita del film premio Oscar basato sul gioco di Bolt (la prima volta a Londra nel 1950). Naturalmente, né Bolt, né Mantel è del tutto esatta; questo è ciò che rende il loro romanzo lavoro. Ciò che è interessante è quello che le deviazioni dalla documentazione storica di un uomo per tutte stagioni   ci raccontano il tempo di Bolt. 

Ciò solleva la questione: se il 1950 di Bolt bisogno di più il difensore della coscienza individuale, perché abbiamo bisogno di più la zelante persecutore degli eretici? Bolt c'è di più è un campione per la coscienza individuale. Egli è il combattimento 'piccolo uomo' contro lo stato imponente. Ciò è reso evidente nella impostazione utilizzata. A meno che chiamato in tribunale, più è di solito nella sua casa di famiglia a Chelsea, che è più di un cottage di un maniero Tudor. 


Questa sembrerebbe essere una scelta fatta dal regista, Fred Zinnemann, piuttosto che un cenno per l'accuratezza storica. Anche se il Chelsea è stato certamente fuori Londra nel 1520, è stato più di un sobborgo per coloro che hanno servito la corte di quanto non fosse la campagna. In una vera e propria lettera, Altri rapporti che 100 persone sono stati alimentati nella sua casa da solo, lontano dalla piccola riunione di famiglia e servi si assembla nel film.Sappiamo, anche, che aveva almeno due cortili, suggerendo era probabilmente almeno moderatamente grande. 


Hampton Court, d'altra parte, ha girato dal basso, in modo che il pubblico si sente piccolo di fronte a sua imponente grandezza. Il contrasto è chiaro: più rappresenta la vita privata idilliaca, minacciato dallo Stato. Questo tema è evidente nelle azioni di più se stesso. Il problema per di più tutto nel film è la sua 'propria coscienza privata' - il fatto che egli ritiene che il papa è il capo della Chiesa, non il re. 


Questa preoccupazione attraversa le sue conversazioni con nobili Tudor ed è la questione di nuovo al suo processo, come dice Norfolk: 'Ciò che conta è che io credo, anzi no, non che io ci credo, ma cheio credo.' Più di diritto di tenere una fede individuale contro lo Stato è centrale.Ciò è tanto più della metà del 20 ° secolo, non il più del 16 °. intera impresa intellettuale del più attuale è stata finalizzata a contrastare il concetto di coscienza individuale, che ha preso come un segno di orgoglio.

Opponendosi rottura di Henry con Roma, più si vedeva non in minoranza, ma piuttosto in una maggioranza clamorosa; Più e l'intero corpo della Chiesa attraverso il tempo e lo spazio, contro poco Parlamento di Henry. Più è stata la creazione, Henry il radicale. 


Quindi è interessante chiedersi perché Bolt c'è di più è così drasticamente diverso da quello storico. Che cosa può questa versione di più raccontarci la 'stagione' da cui proviene? Il 1950 e 1960 sono stati periodi in cui c'era una crescente resistenza alle richieste di stato. Bolt, aveva passato il tempo come un membro del partito comunista e indugiato con varie forme di misticismo. 

E 'stato arrestato nel 1961 per il suo coinvolgimento con un gruppo di armi anti-nucleari durante una manifestazione a Trafalgar Square. A differenza di più, Bolt ha firmato un documento per tirarsi fuori dalla prigione, un accordo per mantenere la pace, un atto che i suoi amici e la famiglia ha detto ha avuto un profondo effetto su di lui. 



Naturalmente, per sapere esattamente come Più riflette le preoccupazioni del nostro tempo, ci potrebbe essere necessario il senno di poi di altri 50 anni, il genere del senno di poi, che ci aiuta a capire Bolt di più. Sarà interessante vedere cosa più diventa successivo.
E.M



lunedì 28 novembre 2016


FETI SMEMBRATI



LA FONDAZIONE PLANNED PARENTHOOD


  USO INDISCRIMINATO DI FETI DA ABORTI 



14  FATTI INQUIETANTI CHE DEVONO ESSERE MESSI A CONOSCENZA DI TUTTI

                               
  

1. Ci sono stati 55 milioni di aborti negli Stati Uniti da Roe v. Wade.Ci sono stati 55 milioni di aborti negli Stati Uniti da Roe v. Wade.scontent-b-lga.xx.fbcdn.net



2. Un incredibile 41% di tutte le gravidanze di New York City finisce in aborto.Un incredibile 41% di tutte le gravidanze di New York City finisce in aborto.scontent-b-lga.xx.fbcdn.netE il 64% dei newyorkesi sia troppo elevato.



3. L'aborto è legale attraverso tutti i nove mesi di gravidanza.L'aborto è legale attraverso tutti i nove mesi di gravidanza.scontent-b-lga.xx.fbcdn.netLa maggior parte delle persone non si rendono conto, ma l'aborto è legale attraverso la totalità di gravidanza di una donna. Greg Koukl spiega in questo modo:"In Roe v. Wade, la Corte Suprema ha annullato una legge del Texas che vietava l'aborto.



Nella decisione, la Corte Suprema ha detto membri non possono vietare l'aborto in qualsiasi modo nel primo trimestre, che essi possono regolare solo l'aborto nel secondo trimestre allo scopo di proteggere la salute materna, e che nel terzo trimestre, lo Stato può " regolare, e anche proibire, l'aborto ", tranne quando è necessario per proteggere la vita e la salute della madre. Che l'ultima frase è la frase più importante, però, perché la Corte ha definito la salute in Doe v Bolton (caso il compagno di Roe) per includere "tutti i fattori -. Fisico, emotivo, psicologico, familiare, e l'età della donna - rilevante per il benessere dei il paziente. "Chief Justice Burger ha aggiunto che la definizione di salute utilizzato deve essere" nel suo contesto più ampio medico. "



Il risultato finale è che ogni ragione data per l'aborto può essere interpretato come un rischio per la salute per la madre e quindi l'aborto nel terzo trimestre è facilmente giustificata nella pratica. In tante parole, il giudice ha deciso che gli Stati non potevano vietare l'aborto in qualsiasi modo significativo fino al momento della nascita. Non solo questo è il parere di molti studiosi di diritto (riferimenti disponibili su richiesta), ma è il fatto della questione in America oggi. Roe v. Wade è stato ribadito in questa partecipazione (anche se con una nuova messa a terra) a Planned Parenthood v. Casey nel 1992. In base a tali decisioni, molti fornitori di aborto pubblicizzare aborti terzo trimestre per anomalie fetali. 


Dr. Hern è uno con una presenza su Internet di primo piano che fa l'aborto a lungo dopo la vitalità del feto, riconoscendo che può eseguire solo l'aborto se continuare la gravidanza sarà negativo per la salute della madre. Quale definizione di salute? Senza dubbio, la definizione trovata in Doe v. Bolton. "Ecco Dr. Hern Pubblicità Diritti, aborti terzo trimestre di gravidanza dopo 26 settimane. Per ulteriori informazioni su terzo trimestre l'aborto in America, si prega di leggere questo!



4. I bambini nati vivi sono a volte uccisi in aborti raffazzonati.I bambini nati vivi sono a volte uccisi in aborti raffazzonati.scontent-b-lga.xx.fbcdn.netPhiladelphia abortista Kermit Gosnell è stato accusato di aver ucciso sette bambini nati vivi, ma testimoni affermano che ha effettivamente macellato centinaia "di vita, la respirazione dei bambini appena nati da recidere il midollo spinale o taglio al collo."



5. Alcune cliniche abortiste vendono parti bambino abortito per i ricercatori medici.Alcune cliniche aborto vendono parti bambino abortito per i ricercatori medici.crrange.comSì. Un commercio di parti del corpo umano da aborto.



6. Planned Parenthood esegue più di 330.000 aborti all'annoPlanned Parenthood esegue più di 330.000 aborti all'annoscontent-b-lga.xx.fbcdn.netL'aborto è vacca da mungere di pianificazione familiare. Amano dire che è solo il 3% dei loro servizi (che è fuorviante, dal momento che separare i servizi per ogni cliente), ma conti l'aborto oltre il 50% delle loro entrate clinica.



7. Komen dà $ 700.000 all'anno per Planned ParenthoodKomen dà $ 700.000 all'anno per Planned Parenthoodscontent-b-lga.xx.fbcdn.netKomen dà $ 700.000 all'anno per Planned Parenthood (il fornitore di aborto leader negli Stati Uniti con 330.000 aborti all'anno), anche se l'aborto è il # 1 causa evitabile di cancro al seno. Tra 7 fattori di rischio, l'aborto è "miglior predittore di cancro al seno." Quando Colorado diritto alla vita chiese: «Perché non sono le donne viene detto circa il fattore di rischio più prevenibili?" Brandorff di Komen rispose: "Si tende a concentrarsi sulla cura ... ci stiamo concentrando le nostre energie su questo, piuttosto che la prevenzione ".Planned Parenthood non fa nemmeno fare test mammografia. Degli esami al seno che Planned Parenthood in realtà non eseguire, solo circa il 4% è finanziato dalla Komen.



8. Margaret Sanger ha detto: "La cosa più misericordiosa che una famiglia fa a uno dei suoi membri infantile è quello di ucciderlo".Margaret Sanger ha detto: "La cosa più misericordiosa che una famiglia fa a uno dei suoi membri infantile è quello di ucciderlo".



9. Josef Mengele, medico nazista ad Auschwitz, in seguito divenne un abortista.Josef Mengele, medico nazista ad Auschwitz, in seguito divenne un abortista.scontent-b-lga.xx.fbcdn.netSapevate che Josef Mengele, noto per aver commesso crimini orribili di sperimentazione umana per i nazisti, fu poi un abortista in Sud America?10. Se l'aborto è preso in considerazione in cause di morte, diventa la principale causa di morte nella comunità afro-americana.Se l'aborto è preso in considerazione in cause di morte, diventa la principale causa di morte nella comunità afro-americana.scontent-a-lga.xx.fbcdn.netSecondo il Dott Clenard Childress, circa il 52% di tutte le gravidanze afro-americani ora finiscono in aborto.



11. uova Aquila godono di una protezione maggiore sicurezza giuridica degli esseri umani non ancora nati.uova Aquila godono di una protezione maggiore sicurezza giuridica degli esseri umani non ancora nati.scontent-b-lga.xx.fbcdn.net



12. Circa il 93% dei bambini nel periodo prenatale con diagnosi di sindrome di Down vengono interrotti.Circa il 93% dei bambini con diagnosi prenatale Down & # 39; s sindrome sono interrotta.scontent-a-lga.xx.fbcdn.netEppure la nostra società celebra le Olimpiadi speciali e applausi sui concorrenti, parlando della gioia e l'ispirazione ci portano. Perché la dissonanza cognitiva?Le persone con disabilità meritano di essere amata e protetta sia dentro che fuori del grembo materno.



13. Questo è il linguaggio dei segni per l'aborto.cdn-www.i-am-bored.com14. La parola "feto" significa semplicemente "progenie".La parola "feto" significa semplicemente "progenie".La gente dirà "E 'solo un feto, non è come si tratta di una persona!" Per disumanizzare il bambino nel grembo materno. Quello che non capiscono è feto è latino per "prole". Ha radici indoeuropee relativi a succhiare o suzione, dalla bheu- prefisso ariana, che significa "a venire in essere." E 'solo una designazione della fase di lo sviluppo di un essere umano, come neonato, bambino, adolescente o adulto. Ops!Che cosa si può fare per aiutare?La firma di dieci milioni per la Vita è impegno per affermare il diritto alla vita per tutti gli esseri umani! Questo è quello che la gente di buon senso può fare!!!!.

E.M
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Ubi major
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mercoledì 23 novembre 2016

"IL BOSS"





                          BRUCE  SPRINGSTEEN


        
            IL SUO CANTO  D'AMORE A DIO
                    

      

 67 ANNI IL BOSS DELLA MUSICA MONDIALE HA BAGNATO DI FEDE I SUOI SUCCESSI




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Il “boss” della musica rock confessava ancora una volta il suo legame a Dio.

Il 23 settembre spegne 67 candeline, soprattutto agli inizi, (12 gennaio 2014) è decisamente più cupo. Nonostante ciò’ si avverte tuttavia la tensione, l’inquietudine verso una salvezza che non sempre può arrivare dagli uomini. Ciò è particolarmente evidente in Darkness on the Edge of Town (1978) dove afferma «sono un uomo e credo in una terra promessa». E ancora in The River (1980), quando in Drive all Night si spinge a una sorta di preghiera: «E vorrei che Dio mi mandasse una parola / mi mandasse qualcosa da aver paura di perdere»; così come in Nebraska (1982), dove si coglie un’implorazione in quel «liberami dal nulla».


Tutto sembra più evidente dopo l’uscita di Tunnel of Love, nel 1987, quando la rivista Rolling Stone sottolineava che poteva essere «chiaramente percepita l’educazione cattolica ricevuta da Springsteen; i protagonisti pregano ripetutamente di essere liberati dal male, le storie d’amore sono presentate come una manifestazione della grazia divina».


Springsteen ha appena divorziato, avverte il fallimento, e in Brilliant Disguise (1987) ammette: «Stanotte nel nostro letto freddo / mi sono perso nell’oscurità del nostro amore / Dio abbia pietà dell’uomo / che non dubita di ciò di cui è sicuro». Anche se poi, raccontando l’incubo del protagonista di Cautious Man (1987), torna un’immagine tutt’altro che di tenebra: «Ai bordi del letto spostò i capelli del viso di sua moglie / mentre la luna illuminava la sua pelle così bianca / Riempiendo la loro stanza con la bellezza della luce di Dio».



E se i dubbi sembrano tornare in Human Touch (1992), dove non si trovano parole di pietà e di perdono di un dio sopra di noi e tuttavia si coglie un’aspirazione alla pace e alla speranza, in Living Proof, brano dell’album Lucky Town (1992), la gioia della paternità esplode quasi in un inno gioioso: «Una notte d’estate in una stanza buia / entrò una minima parte della luce eterna del Signore / urlando come se avesse inghiottito la luna accesa / Nelle braccia di sua madre c’era tutta la bellezza possibile / Come le parole mancanti di una preghiera / che non sarei mai riuscito a inventare / in un mondo così duro e sporco così disonesto e confuso/ in cerca di un po’ della misericordia di Dio / ho trovato la prova vivente»


E. M

                               

   

  

                    
                                       

                              CYBERBULLISMO
                                            E
                      BULLISMO TRADIZIONALE



                                                             


 Inizia con il XXI secolo. Nonostante la sua novità, i ricercatori hanno notato come il bullismo virtuale sia molto diffuso ed in velocissima espansione. Ma cosa si intende esattamente per cyber bullismo e quali sono le caratteristiche che lo differenziano dal bullismo tradizionale? Il quadro di riferimento che potrebbe fornire la matrice di interpretazione del fenomeno, dovrebbe essere rintracciato da un lato nel cambiamento del contesto sociale e del modello di società, dall’altro nel rapporto che i giovani intrattengono con le nuove tecnologie comunicative. 


Cosa si intende con il cyberbullismo Il bullismo è un fenomeno che si manifesta in vari modi ma, con l’avanzamento delle nuove tecnologie, il suo modo di manifestarsi si è evoluto facendosi strada attraverso i mezzi di comunicazione ed è per questo che oggi si parla anche di cyberbullying, cioè cyberbullismo. Infatti, il cyberbullismo viene considerato un’evoluzione del bullismo tradizionale ma, pur condividendo con esso alcune caratteristiche, se ne differenzia in molti aspetti. In genere il fenomeno del bullismo si fonda sull’aggressività, la quale si manifesta attraverso una forma di prepotenza intenzionale, esercitata dall’aggressore, che va a creare un’asimmetria di potere, eseguita nel tempo, provocando alla vittima elevate sofferenze. 


Tuttavia, se nel bullismo convenzionale l’asimmetria di potere che viene esercitata dal bullo nei confronti della vittima è di tipo fisico o sociale, in questa nuova forma di aggressività il potere viene imposto attraverso l’abilità e le competenze acquisite nelle nuove tecnologie. Infatti, chi esercita il cyberbullismo si serve della posta elettronica, della messaggistica istantanea, dei blog, degli sms, degli mms o dell’uso di siti web con contenuti offensivi per effettuare azioni di bullismo. Il potere risiede proprio nella capacità di riuscire a molestare gli altri assicurandosi del proprio anonimato (anche se in realtà non è mai anonimo); è proprio questo aspetto che fa sì che venga diminuito ulteriormente il senso di responsabilità da parte del cyberbullo. Cellulari, videofonini, computer, palmari, i-phone, gps e giocattoli eletronici sono tutti strumenti che fanno parte delle nuove tecnologie. I fruitori di tali servizi appartengono a diverse fasce di età e vengono, in particolar modo, utilizzati anche da bambini e adolescenti, i quali risultano essere più vulnerabili al loro influsso e maggiormente esposti agli stimoli negativi. 


Tali mezzi sono in grado di offrire, a chi ne fa uso, grandi opportunità (specialmente nel campo comunicativo-relazionale) ma, nello stesso tempo, espongono i giovani fruitori a nuovi rischi, tra i quali un esempio sempre più noto e sempre più presente è il cyberbullismo. Prima di parlare del cyberbullismo, è opportuno differenziare tale fenomeno dai comportamenti chiamati cyber minacce o cyber chiacchiere, in quanto tale terminologia è solita essere utilizzata nel momento in cui è coinvolta una figura adulta. 


Da quanto detto si evince una prima differenza tra cyberbullismo e gli altri comportamenti appena considerati; quest’ultimi, infatti, si distinguono dal cyberbullismo in quanto rappresentano dei fenomeni in cui non sono coinvolti i giovani (Kowalski – Limber – Agatston, 2008). 

E.M.


mercoledì 16 novembre 2016

RICORRENZA


                                              A  EDOARDO

 

                               IN RICORDO DI UN CARISSIMO AMICO

 

                                                            SCAFFALE

                      "OTTANTA  METRI DI MISTERO"



UN LIBRO SCRITTO DA GIUSEPPE PUPPO SULLA TRAGICA MORTE DI EDOARDO AGNELLI, CON LA PREFAZIONE DI FERDINANDO IMPOSIMATO
                   

 VIDEO COMMENTATO:

 https://youtu.be/t0OrCSg1IZc


Una volta letto e chiuso il libro del giornalista e scrittore Giuseppe Puppo, il pensiero va subito alla sua capacità di trattare con professionalità e rispetto un argomento giornalisticamente border line come la morte di Edoardo Agnelli (Ottanta metri di mistero.

Puppo si muove con eleganza antica nel nobile alveo del grande giornalismo d’inchiesta, rigoroso, documentato, pacato. Il libro indaga la morte per suicidio di Edoardo, quarantasei anni, unico figlio maschio di Giovanni Agnelli, lanciatosi nel vuoto, dall’alto di un ponte dell’autostrada A6 Torino-Savona, il 15 novembre 2000: da ottanta metri, come recita il titolo del libro.
Una tragica vicenda. Ma il tocco felpato, non meno penetrante, dell’autore lascia il segno: siamo davanti a un libro-inchiesta che si legge d'un fiato, ma che non priva il lettore di quell' appagamento intellettuale, sempre più raro, soprattutto in tempi di giornalismo sciatto e urlato.

Ovviamente l’ipotesi alternativa, che Puppo più che imporre sottopone al giudizio dei lettori attraverso la forbita intelligenza dei documenti ( virtù molto torinese, questa, benché l'autore lo sia solo d'adozione), è quella dell’omicidio. Dietro il quale si celerebbero astiose questioni ereditarie interne alla famiglia Agnelli. Nonché forse più sottili ragioni politiche e religiose. Probabilmente legate alla scelta islamica, filo-iraniana e sciita di Edoardo: una "svolta" spirituale addirittura risalente agli anni Settanta, e in seguito sempre meno apprezzata, se non temuta, dalle componenti familiari più filo-semite e internazionalizzate...

Ma su questo aspetto lasciamo ai lettori il gusto di scoprire, pagina dopo pagina, l’intreccio, così ben ricostrutito e indagato da Giuseppe Puppo, in particolare attraverso interviste e testimonianze inedite. Il quale, ripetiamo, non impone tesi precostituite. Ma accompagna il lettore, quasi per mano, lungo un onesto cammino di ricerca (come nel bellissimo ultimo capitolo, vero gioiello di fine recherche introspettiva), persino nei luoghi fisici dei tristi eventi. A ritrovare quella che con formula felicissima, Puppo definisce la “geografia dell’anima” non solo di Edoardo, degli Agnelli, ma di una città , già intrigante di suo, come Torino.
 

In realtà, quel che più colpisce di Ottanta metri di Mistero è il fattore Buddenbrook. Che sociologicamente rinvia a quella gigantesca e spesso perdente lotta contro le dure leggi della decadenza sociale. Alle quali anche il capitalismo, come sistema sociale, soprattutto se familiare, non può sottrarsi, proprio nelle sue "micro-articolazioni". Come appunto mostra il modello per eccellenza di capitalismo familiare, quello della stirpe dei Buddenbrook, immortalato da Thomas Mann. Ma ci spieghiamo meglio.

Le pagine di Puppo offrono ai lettori lo spaccato sociologico di quelli che sono i problemi “dinastici” di certo capitalismo familiare, ancora vivo - per alcuni, purtroppo - nell’ Italia del 2009 , ma con radici lontane nell’Ottocento europeo. Dove, ieri come oggi, le generazioni al comando, tentano di darsi il cambio, anello dopo anello. E in che modo? Guardandosi febbrilmente intorno, sempre in cerca di come sostituire degnamente gli anelli deboli del sangue, attraverso politiche matrimoniali e successioni guidate dalla "cultura" del comando, magari attraverso il meccanismo dell' “adozione”, non sempre pubblica come invece avveniva nella Roma imperiale. E così proseguire, grazie a trasfusioni di sangue fresco, la difficile lotta contro le costanti della decadenza sociale, dettate dalla biologia e dalla sociologia degli organismi sociali: di un capitalismo di fenomeno vampiresco.

In certa misura, il passaggio epocale, soprattutto novecentesco, dal capitalismo familiare a quello manageriale e azionistico, può essere visto come un tentativo di contrastare le costanti di cui sopra, sostitituendo alle famiglie (socialmente) mortali, la specie immortale della "forma" azione. Puntando su manager sempre sostituibili con altri manager, all'insegna della continuità, se non perennità, del comando, detenuto dai possessori delle azioni immortali. Ma questa è un'altra storia.
Edoardo, così colto e fragile al tempo stesso, non poteva che essere una vittima designata. Come ogni anello debole. Vittima di se stesso? Di altri????'
 E. M