venerdì 12 ottobre 2012

MADONNA DI FATIMA - 13 OTTOBRE PROCLAMAZIONE DI FEDE E DI CULTO





"VOLETE OFFRIRE A DIO PER ESERCITARE LE PRATICHE DI RIPARAZIONE, ESPIARE PER TUTTI I PECCATI CON I QUALI EGLI VIENE OFFESO E PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI? VOI DOVETE SOFFRIRE MOLTO, MA LA GRAZIA DI DIO SARÀ LA VOSTRA FORZA". Queste le parole di Maria, che appena finì di pronunciarle trasmise una luce fortissima, penetrante e ardente nel petto dei pastorelli, Lucia, Giacinta e Francesco, fino alla più profonda delle profondità delle loro anime. Allora caddero in ginocchio e recitarono la preghiera Trinitaria. La Vergine li esortò alla recita frequente del santo Rosario per la pace del mondo e la fine della guerra. Dette queste parole la Madonna iniziò lentamente a salire in direzione dell'infinità celeste. I ragazzi non ebbero nemmeno per un attimo timore dell'apparizione, ma solo di un probabile temporale come riportano le cronache del tempo. Più tardi capirono che i lampi erano solo un riflesso della luce che circondava la Vergine; da allora impararono che quando quella luce si mostrava era prossima l'apparizione dell'amata Signora. La luce che la circondava segnava la via del firmamento del cielo.

Il tredici ottobre, sesta apparizione, un giorno piovoso e freddo i grandi quotidiani di Lisbona pubblicavano la notizia che la Vergine sarebbe comparsa e avrebbe compiuto un miracolo. L'essenza del messaggio di quest'apparizione è la seguente: "Sono la Madonna del Rosario. Voglio che si costruisca qui una cappella in mio onore. Si continui sempre a recitare il santo Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno a casa. Alcuni altri saranno guariti altri no, perché devono migliorare e pregare per l'espiazione dei loro peccati". Poi con atteggiamento triste, come riportano i tre pastorelli, Lucia, Giacinta e Francesco, la Signora proseguì nel dire: "Non si dovrebbe più offendere il Signore, che è stato tanto offeso".

Dopo la scomparsa di Maria, improvvisamente la sfera solare prese a rotolare in modo vertiginoso. E' il prodigio annunciato dalla Madonna. In questo modo vertiginoso il sole proietta sulle persone circostanti i colori dell'arcobaleno in tutte le direzioni. E' il 13 ottobre del 1930 che la Chiesa dichiara degni di fede i prodigi della Madonna di Fatima. Fu deciso che il Terzo segreto doveva essere reso pubblico nel 1960. Da Lucia, per volontà della Vergine, fu inviata al Vescovo di Leira nel 1943 una busta sigillata con il compito di recapitarla al Santo Padre. A tutt'oggi la disputa tra chi afferma che tutto è stato detto e chi ancora manca una parte del contenuto è ancora aperta.

Pertanto si riporta parte del testo pubblicato, Fatima 13 ottobre 1917, Redazione diplomatica della terza parte del segreto di Fatima, del Papa Paolo VII. " Figlia mia non temere per quello che sto per dirti, io ti sarò sempre vicina. Tu dovrai diffondere al mondo, a nome mio, il seguente messaggio, poiché l'umanità dovrà sapere cosa l'aspetta nei prossimi tempi"......"Gli uomini si sono messi sotto i piedi i doni del Padre. Un grande castigo cadrà su tutta l'umanità.... In nessuna parte del mondo c'è più ordine. Satana seminerà confusione nello spirito dei grandi scienziati che inventeranno armi terribili con i quali si potrà distruggere la metà dell'umanità in pochi minuti. Egli soggiogherà i potenti dei popoli alla sua impresa e li condurrà a fabbricare quelle armi in massa. Se i potenti della Chiesa e del mondo non fermeranno questo, allora non potrò fermare il braccio di mio Figlio, Cristo. Ma verrà pure per la Chiesa un tempo di prove più dure.

Cardinali saranno contro cardinali e vescovi saranno contro vescovi. Satana si metterà in mezzo a loro. Anche a Roma ci saranno grandi cambiamenti. La Chiesa sarà oscurata e il mondo immerso nello smarrimento. Se i potenti non osserveranno questi miei richiami in modo serio, allora Satana regnerà dovunque e sulla terra sarà una catastrofe di fuoco e di fiamme che cadranno dal cielo. La terra sarà scossa da terremoti di enorme portata e la temperatura diventerà altissima, le acque degli oceani si trasformeranno in vapori vomitando la loro schiuma versoi il cielo e tutto ciò che è in piedi si rovescerà.................”.

La visione di questo terzo segreto appare apocalittica. Ma il messaggio della Madre è chiaro, la salvezza è nelle mani di tutti noi, e sta a noi commuovere il cuore della madre di tutti - Maria Santissima-.



                                                                                                                 Enrica Malatesta    

giovedì 4 ottobre 2012

PERFETTA LETIZIA - San Francesco d'Assisi

 
Un di' Francesco l'acerbissimo freddo lo crucciava
Da Perugia verso S. Maria degli Angeli venendo
Chiamò Leone che gli ansava
Un poco avanti cominciò a parlare
Frate Leone se i fratelli minori
In ogni terra sian edificanti
E diano di bontà nobile esempio
Pur nota scrivi diligentemente
Che non è ivi perfetta letizia
E andando un poco più Francesco
Cosi' parlò per la seconda volta
Frate Leone se il frate minore
Renda l'udito ai sordi se l'andare
Renda agli zoppi ai mutoli il parlare
Il lume ai ciechi se i demoni cacci
Se distenda gli attratti e se anco i morti
Di quattro dì risusciti pur scrivi
Che non è questo perfetta letizia
Andando un poco ancora gridò forte
Frate Leone se il frate minore
Ogni lingua parlasse ed ogni scienza
Sapesse tutte le scritture in modo
Che profetare rivelar sapesse
Non solamente le future cose
Ma pur delle coscienze conoscesse
I segreti animi pur scrivi
Che non è in questo perfetta letizia
Ed un poco più oltre camminando
Francesco chiamò forte ancor
Frate Leone pecora del padre
Benché il frate minor parli con lingua
D'angelo sappi i corsi delle stelle
Le virtù delle erbe rivelati
Gli fossero i tesori della terra
Conoscere le virtù dei pesci
Degli uccelli di tutti gli animali
Degli uomini delle acque delle pietre
D'alberi radici nota scrivi
Che non è questa perfetta letizia
Andando ancor un pezzo fortemente
Francesco seguì il suo dire
Frate Leone.... se il frate minore
Sapesse così bene predicare
Da convertire tutti gli infedeli

Alla fede nota e scrivi
Che non è ivi perfetta letizia
Durando un tal modo di parlare
Per ben due miglia ammirazione
Grande gli domandò frate Leone
Ti prego nel nome del Padre
Dimmi ove sia perfetta letizia
Francesco rispose quando
Bagnati dalla pioggia infangati
Di loto agghiacciati per il freddo
Afflitti dalla fame giungeremo
Umilmente picchieremo alla porta del luogo
Il portinaio adirato dirà chi siete voi
Noi risponderemo aprivi siamo vostri frati
Lui dirà....no voi non dite il vero ché anzi
Voi siete due ribaldi che andate
Qua e là girando ingannando il mondo
Rubando elemosina dei poveri
Andate via né ci aprirà e alla neve
All'acqua fuori ci farà restare
Col freddo con la fame insino a netto
Allor se tanta ingiuria sosterremo
Tanta crudeltà tante ripulse
Pazientemente senza turbamento
Senza mormor del portinaio
Con umiltà pensando con amor
Ch'ei davvero ci conosca e lo fa padre
Parlar contro di noi....frate Leone
Scrivi che in questo è perfetta letizia
E se noi nel bussar perseveriamo
Egli uscendo fuor tutto turbato
Ci caccerà con villanie schiaffi
Come gaglioffi importuni
Partitevi di qua fuggite via
E se tutto sosterremo con pazienza
Con allegrezza e amor.....frate Leone
Scrivi che in questa è perfetta letizia
Se costretti dalla fame freddo notte
Insistiamo nel picchiare e di nuovo chiameremo
Pregheremo per amor del Padre
Con gran pianto quegli
Ancor più scandalizzato dirà
Costor gaglioffi importuni son
Li pagherò come son degni
Con bastone nodoso per il cappuccio
Ci getterà in terra nella neve
Con quel bastone quindi a mano
A mano in tutte le giunture batterà
Se noi pazientemente con somma allegrezza
Tali cose patir per amor Suo......
Frate Leone scrivi che in questo è perfetta letizia
Il fine del discorso prima d'ogni cosa
Sopra tutte le grazie tutti i doni
E' il vincer se stesso
Volentieri per amore
Pene ingiurie obbrobri disagi
Chè in tutti gli altri doni non possiam gloriarci
Perché nostri non sono ma del Padre
 
Enrica Malatesta

lunedì 1 ottobre 2012

THE ANGELS: NON CERCARCI, TI ABBIAMO GIA' TROVATO


"Messaggeri di Dio" sono gli angeli presenti nella vita di ciascuno di noi, anche se qualcuno non crede in essi.
Gli angeli sono qui per aiutarci; noi non dobbiamo fare altro che chiedere e lasciarci guidare lungo i sentieri di una vita serena. Stabilendo un legame quotidiano, si diventa più consapevoli della loro presenza e del potere per modificare la nostra esistenza. L'aiuto di questi "esseri di luce" porta l'energia dell'amore angelico non solo nella nostra vita ma anche nel mondo.
Da fonti storiche sappiamo che di creature soprannaturali alate se ne parlava già in Mesopotamia, nell'antica Grecia e a Roma. In Persia e in India si parlava di coloro che "risplendevano" e che chiamavano "Devà".
In seguito furono introdotti nella fede ebraica e cristiana come "Angeli" e in quella islamica come" Malaika". 
Nel secolo VII d.C. papa Gregorio Magno proclamò l'esistenza di nove " ordini di angeli": angeli, arcangeli, principati, poteri, virtù, dominazioni, troni, cherubini e serafini. Gli arcangeli, angeli guardiani e i principati in diretto contatto con gli esseri umani e la terra.
Qualunque fosse il nome a loro dato, si tratta di messaggeri di Dio che collaborano con gli umani e gli altri esseri viventi per portare armonia nel luogo in cui viviamo. Gli angeli li ritroviamo citati in molti testi sacri cristiani, islamici ed ebraici; soprattutto nella bibbia, nel Corano e nella Cabala. Gli arcangeli sorveglianti del pianeta e di quanto accade su di esso e gli angeli custodi, quali supervisori, con il compito ben preciso di indicarci la giusta direzione da seguire. Cristo è il loro Capo e loro sono i discepoli i quali, come sono stati accanto a Gesù nella sua vita, oggi accompagnano ed aiutano la Chiesa nel suo operato, proteggendo i fedeli e guidandoli alla salvezza. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore. E' chiaro che gli angeli sono rivelazione e creazione di Dio che ha predisposto per ciascuno di noi e che solo Lui può donarci.
Diverso è il rapporto con gli angeli "ribelli", con i quali, usando sistemi alla new-age, di gran moda, è facile comunicare ma altrettanto difficile liberarsene.
Per la fede l'esistenza degli angeli è un'"ancora di salvezza" che aiuta a sopravvivere ad una brutta giornata.
Harold Begbie scriveva "non credere agli angeli significa credere in un universo indifferente, insignificante e privo di anima".
Come gli angeli condividono le loro ali con noi, anche noi possiamo condividere le nostre con chi ha difficoltà di volare.

                                                                                                         ENRICA MALATESTA