venerdì 30 settembre 2011

martedì 27 settembre 2011

SHEMÀ

Per mantenere la retta via è necessaria la scelta di un buon compagno di viaggio.

lunedì 26 settembre 2011

CRISI GLOBALE E DEPRESSIONE


Un panorama sulle conoscenze attuali sui fattori di vulnerabilità e protettivi per i vari disturbi mentali , sugli esordi di tali disturbi, sulla prevenzione, sull'intervento precoce e come organizzare i servizi di salute mentale nelle scuole e nei luoghi di lavoro con la collaborazione tra la psichiatria e la medicina generale sono stati affrontati dal professore Mario Maj in un recente convegno del SOPSI (Società Italiana di Psicopatologia) avvenuto a Roma. Il SOPSI è il più importante organismo in materia, di cui il prof. Maj ne è presidente.

I principali disturbi mentali- psicosi, ansia, disturbi dell'umore e del comportamento alimentare vengono spesso riconosciuti in ritardo e nel momento in cui viene posta la diagnosi e iniziato il trattamento... il tempo trascorso si riflette sull'intervento. Le cause del ritardo devono addebitarsi all'ignoranza e al pregiudizio che ancora circondano questi disturbi e l'informazione che viene fornita è a volte insufficiente.
I familiari della persona con un disturbo mentale spesso negano o nascondono il problema per lungo tempo prima di chiedere aiuto. Il ritardo nel riconoscimento del disturbo e nell'inizio del trattamento compromettono una migliore risposta alle cure. Grave è nel caso della schizofrenia, del disturbo bipolare e della depressione poiché si accompagna ad un aumento del rischio di suicidio; mentre per l'anoressia e la bulimia (disturbi del comportamento alimentare) il ritardo nel riconoscimento comporta una prognosi peggiore delle complicanze fisiche. La sensibilizzazione dei familiari, insegnanti e medici di medicina generale è necessaria; come pure per gli psichiatri una formazione completa e per gli operatori della salute mentale. Per la rete dei servizi di salute mentale, sia adulta che per l'età evolutiva, è essenziale una migliore organizzazione.

E' possibile che la crisi finanziaria in corso abbia avuto un impatto sulla salute mentale. Studi pubblicati nel 2010 hanno documentato che l'incidenza della depressione e dei tentativi di suicidio è aumentata negli ultimi anni, soprattutto nelle fasce di reddito più basso, nelle persone che hanno perso il lavoro o subito gravi perdite finanziarie. In una ricerca condotta in 26 paesi europei, per ogni aumento del tasso di disoccupazione si è osservato l'aumento dell'incidenza del suicidio. Questi dati fanno comprendere la necessità di potenziare i servizi di salute mentale fondamento della morale in questo periodo di crisi, anziché sottoporli a tagli drastici, come purtroppo sta avvenendo.
La disuguaglianza, in rapporto al reddito, nelle frequenza della depressione e dei tentativi di suicidio è andata progressivamente aumentando e il divario tra le fasce di reddito più basso e quello di reddito più alto è raddoppiata.
Quest'incidenza della disuguaglianza è stata osservata anche per la salute fisica, ma è risultato più pronunciata per la salute mentale.
Ai posteri l'ardua sentenza.

Salonicco - 16 settembre 2011
si da fuoco a causa dei problemi economici conseguenti alla crisi economica greca

…....”  Libertà è una parola meravigliosa. Ma può essere anche una delle parole più ipocrite del mondo....Ai saggi: 'Avete riflettuto, avete il coraggio di guardare in faccia ciò che sostenete di darci come fondamento della morale, della legge naturale?....Che cos'è la legge naturale? E' il forte che mangia il più debole. Allora la libertà diventa terrore.........in noi esseri umani, questi cinquanta o ottanta chili di materia....capaci di essere portatori di pensieri.......Siamo liberi per essere capaci di amare' .” (Da “L'ABBÉ PIERRE - L'insorto di Dio” di Pierre Lunel )

                                                                                    Enrica Malatesta

sabato 24 settembre 2011

giovedì 22 settembre 2011

Padre Pio

NEL NOME DEL PADRE

PADRE PIO DA PIETRALCINA

 23 SETTEMBRE

Dolcezza il cuor t’inebria
Negli occhi hai luce immensa
Sant’è la tua anima
Ché Dio padre sol vede pensa
Di gloria sei con l’eterno amor
Giorno beatitudine
Senza tramonto godi
Ove ti mandar gli uomini
Pur dalla terra lodi
T’esaltan cielo terra
Aree echeggia mar
Te in pace nella guerra
Ognor s’ode invocar
Oh mentre nel mirabile
Coro dei cieli sei
Ascolti preci canti
Nel Signore ti bei
Opera prodigi ancor
O Pio fra noi quaggiù
Poi scortaci ai fastigi
Vicino al tuo Gesù
Al fervido pregare
Presso il tuo santo altare
Guarda dall’alto noi miseri
O se con speme ardore
Senza mal tregua chiamano
Il tenero tuo cuore
Non si commuova
  
                  Enrica Malatesta

domenica 11 settembre 2011

AMORE E LIBERTÀ



Libertà è una parola straordinaria:

ma può essere una delle parole più feroci del mondo ...
Abbiamo il coraggio di guardare in faccia ciò che sosteniamo di darci come fondamento della morale, della legge naturale. Siamo pazzi! Che cosa è la legge naturale? E' il forte che mangia il debole: la libertà diventa terrore. Non è vero che siamo liberi di amare o di non amare.

La libertà ha un senso unico: è quel qualcosa che si trova in noi uomini, materia del tutto provvisoriamente di essere portatori di pensieri... non siamo liberi di amare o di non amare: siamo liberi per essere capaci di amare se non ci fosse la libertà e se gli uomini fossero sottomessi ad una legge che si impone loro non ci sarebbero tanti criminali.
Bisogna avvertire tutti, senza ritardo, quando è il cuore stesso di Emmaus ad essere in discussione.
Quando un infelice, materialmente o moralmente viene a chiedere e noi non siamo pronti all'invito, che considerazione avrà di noi? Ma so che tutti noi, anche i più attaccati agli ideali di Emmaus, abbiamo i nostri momenti “no” per stanchezza ed irritazione... Non ci imponiamo lo sforzo di immaginarsi realmente in quella situazione.
Ma se è grave rimanere indifferenti di fronte al dolore di un altro, a maggior ragione lo è il lasciarlo ripartire offeso con la sua fame e il suo dolore.
Che cosa rende attiva la nostra esistenza! Sicuramente è il bisogno di dire che la nostra vita è un po' di tempo donato a delle libertà per imparare ad amare per l'Incontro con l'Eterno, che è Amore nel Sempre del tempo.
Amare è dividerne per guarire quel male diventato il nostro, e per la nostra gioia, arriva nella vostra gioia che diventa la nostra.
                                                               Enrica Malatesta

Settembre 2011 - AURORA



da "Il libro dei mesi 2011" - NEW OLDING MAGAZINE - EDITORE