venerdì 16 ottobre 2009

CROCIATO


Voglio una corrazza chiamata giustizia
uno scudo chiamato amore
un casco d'intelligenza
una spada di irremovibile volontà
tutto al servizio dell'umanità.

Luce volontà vince la guerra
contro le cattive inclinazioni
porta via preoccupazioni
dolori sofferenze
vivere nella verità
pace abbondanza
lontano dalla vanità
dal male della maldicenza.

Enrica Malatesta

lunedì 24 agosto 2009

Shemà

Esprimere con serenità ciò che si vuole veramente,
tutto il resto rimane sullo sfondo.

mercoledì 5 agosto 2009

QUESTIONE D'IMMAGINE ... L'INVIDIA


Uomo amabile
Biasimevole per virtù e vizi
S’affollano nel cuore centro d’essenza
Elementi abituali d’affezioni variabili
Ragione da natura corrotta
Dissimula suggerimenti
Calpesta precetti
Da vizi degrado
Abietto più dei bruti
Povero ricco
Disgrazie fortune
Prigioniero di vizi seguace di virtù
Affezioni molteplici Caino Abele
Viziosa invidia contagio tramandato
Radice infortunata
Eredità dall’uomo affetto
Tignola dell’anima
Corruzione di cuori pensieri
Tortura crudele lacera l’intimo
Affida l’acume malvagio.
Dolore accompagna dolore
Nasce da felicità altrui
Tormenti molesti come nemici
L’animo depravato persegue
Maestra dell’ingiustizia
Castigo dell’invidioso
Calunnia simulazione
Passioni d’animo nascoste
Viziano la salute.
Arrecano funesti affetti
Finta amicizia
Fanno naufragare gli incauti
Passione prevale presunta giustizia
Sotto l’abuso nasce l’empietà
L’anima consuma tormenti
Tristezza afflizione contratta
Nella prosperità altrui
Pascolo sicuro
Dove langue il male
Alimento trova
Il volto si tinge di bile
Il corpo si consuma
La forza del veleno penetra
Dagli occhi gli arcani del cuore
Strage uccisioni genere umano lacerato
Morbo partorisce seta d’oro
Agita corrompe tutto e tutti
Acceca occhi agli onesti
Riduce in schiavitù
Contagio originato nell’angelo ribelle
Come radice infortunata
Dai padri trasmessa ai figli
Quale confusione…
Per l’uomo invidioso…quel veleno che disonorò
Il più bello degli angeli.

(Enrica Malatesta)

(27 aprile 2006 Teatro Unione di Viterbo - attribuita medaglia d’argento coniata dalla Zecca del Poligrafico dello Stato per la partecipazione alla Biennale di Poesia premio “Lettera d’Argento”, la lettura della poesia è stata affidata all'attore Piermaria Cecchini.)

lunedì 9 marzo 2009

L’UOMO NATO DURANTE UN ECLISSI DI SOLE - GIOVANNI PAOLO II E LA CROCE

Ripensando all’omelia di Giovanni Paolo II quando concludendo diceva “vorrei dire a voi, cari giovani: non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla e dona tutto. Chi si dona a Lui riceve il centuplo”.
Allora corrono alla mente i giorni della Passione da poco trascorsi, i giorni che debbono indurci a percorrere per intero le nostre dimenticanze di uomini con cadute di memoria in avanti, perché a ritroso ne abbiamo perduto il valore.
C’è una croce che rimane inchiodata alle nostre coscienze, una croce che non demanda alla cultura del bello la nostra fede e partecipazione. Una croce che sa delle nostre insubordinazioni alle fatiche del credere e dello sperare, mentre noi di dura cervice persistiamo a volgere le spalle all’umiltà del non volere e potere giudicare gli altri, piuttosto che noi stessi.

venerdì 9 gennaio 2009

LA PAURA


La paura sembra il nostro più acerrimo nemico
eppure, una volta trovato il coraggio per affrontarla,
può diventare il nostro punto di forza:
ma se ci rifiutiamo di affrontarla cresce a dismisura,
fino a sopraffarci.