sabato 25 febbraio 2012

San Francesco e la Quaresima


IL CONVENTO DELL'ISOLA
I QUARANTA GIORNI E QUARANTA NOTTI DI SAN FRANCESCO


Dato al mondo il saluto della gente
Il Padre volle in molti atti conforme
Simile al Figlio come nel venerabile
Collegio dodici compagni mistero
Delle sacre stimmate ne digiuno quaresimale
Continuo il qual si svolse in questo mondo
Trovandosi il dì di carnevale
D'un suo devoto in casa con la notte
Avea albergato fu ispirato
A fare di quel lago di Perugia
La propia quaresima con la propia
Navicella ove alcun animo non abitasse
Sicchè persona non se n'avvedesse
Sollecitamente il suo prego adempì
Alla detta isola portando
Francesco due panetti con sè
E no oltre
Nessuna persona rilevasse
Rimase solo e non vi essendo casa
Entro siepe molto folta
Molti pruni e arboscelli
Avea acconcia a mò di capannetta
Ovver d'un covacciolo in questo luogo
Si pose in orazione a contemplar
Cose celestiali stette ivi per tutta quaresima
Ne bevve e ne mangiò
Quaranta giorni quaranta notti digiunò
Senza pigliar cibo materiale
Così da se cacciò
Il velen della vanagloria come
Del Figlio di Padre digiunò
Tempio si fè un castel buono e grande
Ove v'è il convento dei minori
Detto il Convento dell'Isola
Dove uomini donne han riverenza
Devozione del grande luogo

Enrica Malatesta

mercoledì 22 febbraio 2012

GELO E POVERTÀ


È il mondo intero che si trova in una tragedia di fronte alla povertà. Coloro che possono, i poteri come opinione pubblica, non sanno, non cercano di sapere, in verità, quindi, non vogliono sapere.....
La principale necessità materiale dell'uomo è, dopo la fame, - perché dopo l'insoddisfazione di questo bisogno possono nascere delle difficoltà nell'educazione, nella salute, nel lavoro che non c'è - quella di essere alloggiati.

I senza tetto sono ormai molti in tutti paesi, anche la povertà si è globalizzata. I centri di accoglienza d'emergenza che accolgono ogni notte le persone non sono sufficienti. E gli altri?
Non ci sarà mai nessuna "cosa" in grado di permettere a una società di rispondere a una tale miseria senza una vera determinazione delle volontà....Deve diventare passione per amare...Quando qualcuno di questi infelici, materialmente o moralmente viene a chiedere se può trovare riparo e si sente dire non c'è più posto, che considerazione avrà verso il diniego del "fratello", ossia verso di noi? Stanchezza, freddo, fame, angoscia di non sapere dove andare a dormire e ripararsi dal freddo e l'umiliazione che vivono per tutto ciò. Ma se è grave rimanere indifferenti di fronte al dolore di un altro, a maggior ragione lo è il lasciarlo ripartire offeso, con la sua fame. Che cos'è la legge naturale? E' il forte che mangia il debole? Allora la libertà diventa terrore- la libertà è una parola meravigliosa, ma può essere una delle parole più ipocrite del mondo..... "Non siamo liberi di amare o di non amare....siamo liberi per essere capaci di amare", come affermava L'Abbé Pierre, l'insorto di DIO.

                                                                              Enrica Malatesta

venerdì 10 febbraio 2012

IN MEMORIAM - PIETRE URLANTI

Memoria dei vinti
Pesante più delle tragedie
Che il ricordo precedono
Sangue dei vinti
Violenza di una visione censurata
Stridore di un sipario di silenzio lacerato
Torturati uccisi
Racconto di giustizia sommaria
Vendetta brutale
Bagno di sangue.
Voce a chi non l'ha avuta
Sotto il peso di un tabù
Avvenimenti indicibili
Esperienze impossibili
Che nessuno vuole ascoltare
Sangue dolori ricordi
Si aprono come ferite
Mai rimarginate
Memoria sottaciuta
Lingua tagliata in una sorda omertà
Uccisi non identificati
Gettati nelle fosse
Morti non visti
Tomba senza nome
Senza memoria
Nulla di umano
Morire nel silenzio
Negata memoria tempo passato
Nessun accadimento
Storia terribile dal silenzio circondata
Da un velo di pietra coperta.
Senza volto senza identità
I morti disconosciuti
Memoria grigia di silenzi
Vergogna di una storia non condivisa
Notte di nebbia olocausto
Eco dei testimoni zittiti
Tragedia dietro le spalle
Casi di sorta vergogna
Scelte dei padri compiute
Vittime di incontrollata ferocia
Odio che serpeggia
Terrore scellerato
Ferocia di stagione sangue dei vinti
Condannati al silenzio
Senza forza morale
Privi di parole
Ascolto della realtà
Cattiva lettura


                  Enrica Malatesta


(da: "In memoriam - libro dei mesi 2010" Carello editore)



sabato 4 febbraio 2012

TERAPIE NATURALI - CLORURO DI MAGNESIO


TERAPIE NATURALI - CLORURO DI MAGNESIO

L'uso del cloruro di magnesio risulta consigliabile sia come integratore alimentare sia come vera e propria terapia in campo spettro di patologie. Ha il vantaggio di essere economico e facilmente assimilabile con la capacità di essere efficace nella terapia delle malattie infettive per la capacità dovuta al suo effetto stimolante sui globuli bianchi ed in generale su tutto il sistema immunitario.
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Il cloruro di magnesio è composto da ioni magnesio legate al cloro. Il magnesio è il quarto minerale più abbondante nel corpo.
L'effetto definito citofilassi venne scoperto dal prof. Pierre Delbet nel 1915, quando utilizzando una  soluzione di cloruro di magnesio per il lavaggio delle ferite costatò che non danneggiava i tessuti ma facilitava la guarigione della ferita stessa, evitando pericolose complicazioni batteriche grazie alla sua azione di stimolo sull'attività dei globuli bianchi. Tale azione agisce, anche, a livello di tutte le cellule dell'organismo e non solo di quelle coinvolte nei meccanismi di difesa.