venerdì 20 gennaio 2012

IL SENSO DELLA VITA - EREDI DEL TEMPO -



Il senso della vita o della vita organica generale qual è? Esiste l’uomo che considera la propria vita e quella delle creature simili priva di senso, e questo non è semplicemente sventurato, ma inidoneo alla vita.

Il valore di un essere umano è determinato dal senso in cui ha raggiunto la liberazione dal sé. Le nostre vite i nostri sforzi, la maggior parte delle nostre azioni e dei desideri sono ricollegabili all’esistenza di altri umani.

L’individuo resterebbe primitivo e bestiale se lasciato solo dalla nascita; l’individuo è tale non per la sua individualità, ma per quanto membro di una grande società umana che indirizza l’esistenza materiale e spirituale dalla culla alla tomba. Il valore dell’uomo per la comunità nasce dal mondo, dove pensieri e azioni sono diretti a promuovere il bene dei suoi simili. È l’individuo che pensa e crea nuovi valori per la società, stabilisce nuovi modelli morali a cui si conforma la vita della comunità.

La mancanza di figure eccezionali colpisce in ogni modo nel dominio della creatività sia dell’arte, come pittura e musica, che nelle lettere e scienze. Non c’é da meravigliarsi se non mancano coloro che profetizzano la prossima eclisse della nostra civiltà, privi del credo nell’arrivo di tempi migliori. Quale situazione straordinaria è quella di noi mortali!

Siamo qui per un breve soggiorno cercando per quale scopo, sebbene a volte percepiamo persino lo scopo, considerare che la vita semplice faccia bene a tutti sia mentalmente che fisicamente.

Per Schopenhauer “L’uomo può fare come vuole, ma non può volere come vuole”, affermazione che contiene un’esauribile sorgente di pazienza di fronte alle difficoltà della vita di tutti noi.

Indagare sul senso o sullo scopo della nostra esistenza, non dal punto di vista dell’agiatezza o e della felicità, ma degli ideali che illuminano il cammino dando coraggio per affrontare la vita con gioia. Senza il senso dell’amicizia con le persone con cui si condivide lo stesso pensiero, la vita apparirebbe vuota. Al contrario gli oggetti comuni, degli sforzi umani - proprietà, successo pubblico, lusso smodato - sono lontano dalla vera felicità.

Il vero valore di un essere umano è determinato in prima istanza dalla misura e dal senso in cui ha raggiunto la liberazione da sé. Le generazioni precedenti consideravano il progresso intellettuale e culturale come semplice frutto ereditato dal lavoro degli antenati, che rendevano la vita facile e bella. Invece le calamità del nostro tempo ci mostrano che questa era una illusione fatale.

Oggi si chiede che l’egoismo personale sia superato con l’egoismo nazionale e di classe; e solo se si raggiunge questa vetta, si contribuisce al miglioramento di tutta l’umanità.

“Fintanto che possiamo scegliere, voglio stare solo in un paese dove la libertà politica, la tolleranza e l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge siano la regola” EINSTEIN.


                                                             Enrica Malatesta

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