mercoledì 6 aprile 2011

COME NON AMMALARSI: IMMUNTA' NATURALE


La somma totale delle immunità alle malattie inerenti alle difese immunitarie biologiche non indotte artificiosamente può considerarsi l'immunità naturale: l'immunità attiva si acquista attraverso naturali intenzioni del sistema respiratorio ed intestinale dopo la nascita, mentre l'immunità passiva generalmente consiste negli anticorpi acquisiti dal sangue e dal latte materno; dalla somma di questi elementi può considerarsi l'immunità naturale.
Il sistema immunitario è caratterizzato da risposte specifiche come la produzione da parte del corpo di specifici anticorpi per come battere specifiche proteine esterne o antigeni, che consistono nella risposta sistemica a sostanze indesiderate. Il corpo umano mantiene parecchie linee di difesa contro l'invasione di proteine esterne e di tossine prodotte.
La prima linea di difesa è la pelle composta da materiale chiamato cheratina, composizione primaria. La pelle secerne vari oli, acidi grassi e lattici che inibiscono la crescita dei batteri anche se la flora batterica, che si trova sulla pelle e all'interno del corpo, è relativamente innocua.
Il disturbare un equilibrio delicato può portare alla prolificazione abnorme di organismi patogeni, come da esempio, la prolificazione della Candida Albicans causata dalla somministrazione di antibiotici o la diarrea e il sanguinamento causati dalla distruzione della flora batterica intestinale.Il mantenimento degli organismi interni è una parte essenziale della risposta immunitaria umana, la morte di questi organismi indebolisce le capacità di risposta del sistema immunitario.
Un altra linea naturale a difesa è il sistema linfatico. La gran parte delle strutture cellulari del corpo è immersa nella linfa, un fluido chiaro che agisce come un generale piano di scarico per le sostanze indesiderate e, in seguito, filtrate attraverso il fegato ed i reni. La linfa si muove attraverso una serie di dotti e ghiandole grazie ad una serie di contrazioni muscolari generate durante l'esercizio fisico. È il sistema linfatico che contiene le cellule reticolo-endoteliali che intrappolano ed ingeriscono svariati organismi. Altra linea di difesa è quella che coinvolge i complementi, sostanze prodotte nei rivestimenti dell'intestino, del fegato, della milza e dei macrofagi. La sostanza primaria è conosciuta come properdina e la sua funzione è quella di neutralizzare i virus ed i batteri. In aggiunta al sistema immunitario di difesa, il corpo mantiene un sistema chimico di difesa. Il sangue è un grande batteriostatico e virucida, ma questo dipende molto da una “corretta alimentazione“ che produce ottimi livelli di vitamina C e vitamina B6, oltre alle altre sostanze.
L'uso di alcool, di tabacco e di altre sostanze, oltre alle ovvie conseguenze tossiche, riduce il livello di vitamina C nel sangue e ogni giorno veniamo incoraggiati ad abusarne, con la pubblicità occulta. La vitamina C nel sangue gioca un ruolo importante nella detossificazione dei metalli pesanti come il piombo. Quindi ammalarsi dipende molto da noi.
Il modello medico-sanitario è vecchio e superato e non è in grado di spiegare le connessioni tra psiche sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario, pur parlandone spesso sui comuni mezzi d'informazione non con giusta causa. La rivoluzione è in corso d'opera ed è il prodotto di altrettante rivoluzioni all'interno delle discipline tradizionalmente separate. Nei laboratori di ricerca e nelle università più avanzate del mondo si è dimostrato che il cervello (quindi anche la nostra volontà) è in grado di influenzare il sistema immunitario e che a sua volta fa sentire i suoi effetti sul cervello. La portata di questa rivoluzione non sta solo nel rapporto del punto d'incontro tra le ricerche della medicina organica e quelle della psicosomatica, ma nell'interpretare in modo nuovo vecchie malattie (infettive, cardiache, infiammatorie, tumorali) e nel suggerire più appropriate terapie, visto che le dinamiche del loro nascere e svilupparsi non sono più quelle che si sono fino ad oggi ritenute valide.

Enrica Malatesta

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