domenica 6 novembre 2011

MISSIONE VITA - NON SI PUO' CONTINUARE COSI'............




 
Con questa semplice e banale affermazione gli uomini del nostro tempo si riferiscono a ciò che una, in modo assai patetico, si chiamava la fine del mondo.

Un millennio fa si era già in attesa la fine del mondo. Poi l'impero carolingio si era disgregato e bande di malfattori percorrevano l'Europa saccheggiando, e mettendo tutto a ferro e a fuoco.

Oggi il cronista che dovrà occuparsi della svolta prossima del nostro millennio dovrà cercare non soltanto di registrare e criticare tutte le manifestazione di decadenza e di distruzione, di brutalità e di insensatezza, ma anche di domandarsi: ci sono anche oggi segni premonitori di un cambiamento?

Ci salveremo ancora una volta?

Non c'è più nulla che vada bene! Si sente spesso affermare. Ed è vero che molte cose vanno male nel nostro mondo: ma di ciò non sempre siamo coscienti.

Ma che cosa è in effetti l'ambiente? Senza dubbio, è ciò in cui viviamo, ma è anche l'insieme delle relazioni che abbiamo con questo ambiente.

Sono il sole, l'aria e l'acqua, il brutto, il bello, l'abbondanza e la miseria, il fumo o il cielo azzurro, il fracasso dei martelli pneumatici o il canto degli uccelli.

Oggi quando si parla di ambiente si pensa soprattutto agli effetti dell'azione dell'uomo sull'ambiente: effetti piuttosto disastrosi. L'uomo modifica la scena della sua vita. Dovunque si trovi interviene sul suo ambiente secondo i suoi interessi.

Con l'introduzione in agricoltura degli antiparassitari si è modificato l'equilibrio ecologico. Basti pensare che quando si sciolgono nelle acque provocano la morte di pesci e uccelli, distruggendo il loro nutrimento e contaminando gli alimenti dell'uomo. Senza trascurare di calcolare nel costo di produzione le spese improduttive determinate dai residui che sovraccaricano il suolo di montagne di sporcizia , imponendo alla collettività in senso lato spese che non sono riconosciute né calcolate. E' la vita di una atmosfera viziata! Gas solforosi, l'arsenico, la nafta, la benzina, i metalli pesanti, il piombo, il mercurio, i metalli rari, idrogeno solforato delle immondizie ecc. rappresentano l'aria che respiriamo. Solo chi ha la fortuna di abitare in una zona pulita, non inquinata, si rende conto di avere fortuna.

Quanto all'acqua, siamo già ad una specie di necrosi della Terra. L'acqua, si dice, è la vita. Che faremmo se l'acqua ci venisse a mancare? Ciò che è grave è l'infezione di tutta quanta la Terra a cominciare dalle sorgenti. C'è ora un disseminazione dell'inquinamento in condizioni tali che gli uomini nel loro insieme sono vittime ciascuno dell'azione dell'altro.

L'inquinamento degli oceani non è solo dagli scarichi delle petroliere o degli stabilimenti posti presso le rive, è generato in larga misura anche da tutti i fiumi che raccolgono scorie e rifiuti.

Nelle scala delle sventure l'uomo occupa uno dei posti al cretinismo e all'idiozia.

E quanto l'industria non consuma direttamente, assai spesso inquina: gli stabilimenti fanno morire i fiumi, le petroliere avvelenano gli oceani.

A riguardo del “prestigio nazionale”, i capi delle grandi nazioni, sempre più preoccupati del famigerato prestigio, hanno il potere di proibire o di permettere la costruzione di centrali nucleari, contro le proteste degli scienziati e di tutti coloro che sono coscienti del pericolo della pioggia radioattiva. Si costruiscono centrali nucleari da per tutto. Le imballano in contenitori di cemento armato e immersi nell'acqua...senza avere la certezza della resistenza dei contenitori alla corrosione. Il mondo di domani corre enormi rischi. I responsabili, apparentemente, non se ne preoccupano.

Se è inutile lasciarsi impressionare dai seminatori di panico, sarebbe temerario rifiutare di constatare che le condizioni di vita della specie umana cambiano con velocità sorprendente.

Dal rifiuto di affrontare i problemi quando c'è n'è forse ancora il tempo, potrebbero derivare tragiche conseguenze. Sarebbe una grave leggerezza quella di vedere nell'interesse dei diversi problemi dell'ambiente soltanto una moda o un azione pubblicitaria.

Le Cassandre ci predicono un'atmosfera irrespirabile, l'acqua avvelenata, la vegetazione devastata, la fauna decimata, terreni sterili. Gli ottimisti fondano la loro speranza sul miglioramento dei prodotti agricoli, l'interesse crescente per la natura, il perfezionamento dei sistemi di depurazione, la comparsa di tecniche non inquinanti.

Pianeta felice o pianeta morto? Il meglio o il peggio?.

Già 2500 anni fa, sotto il cielo sereno della Grecia, Ippocrate insegnava che l'eccitazione e la tensione dello spirito turbano l'armonia delle nostre funzioni psicologiche e provocano la malattia.

L'allarmante crescita delle turbe circolatorie in chi ricopre ruoli di responsabilità nella nostra civiltà industriale, obbliga alla prova dell'osservazione scientifica. Le reazioni del corpo umano sono le stesse, ma noi non possiamo comportarci al medesimo modo degli antichi; da ciò derivano malesseri, malattie nervose, crisi cardiache ecc. Il male è che non lo sa, e che il nostro organismo non si abitua, non c'è assuefazione. Ma la gente è di una tale incoscienza che ne aggiunge altro ancora.


Enrica Malatesta

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