martedì 18 giugno 2013

"DIMENTICARE SE STESSI"

  IL SEGRETO SULLE CONNESSIONI  

FRA MALATTIA E CIO' CHE LA PRODUCE.     



             


Non si ricorda più niente … diluvio universale … blackout … il buio: è l'Alzheimer, malattia silente generatrice di incertezze e di tribolazioni di persone che non sanno cosa per essi possa significare.
Il rischio che si corre, di essere colti a subire “buchi di memoria” con un clik.
Infatti un dispositivo d'indagine ha individuato un setting clinico in cui ricercatori, paziente e famiglia possono stabilire una solida alleanza di lavoro.
DIMENTICARE SE STESSI”, in uscita in tutte le librerie, rappresenta un'autorevole pubblicazione della casa editrice PICCIN Nuova Libraria.
E' una testimonianza essenziale alla psico-geriatria come “corpus nuovo” a cui una psicologia dell'invecchiamento da un contributo essenziale.
Il libro nasce dal lavoro laborioso e scrupoloso di Maria C. Quattropani ed Emanuela Coppola, ottenuto da un compendio accurato di 25 anni di percorsi ed esperienze delle due autrici e dei due co-autori Roberta Lampasona e Antonio Giorgi.
Siamo davanti ad un eccellente lavoro scientifico, progettato e realizzato in modo egregio per le esigenze degli anziani.
L'Alzheimer è considerata l'epidemia silente, da anni sino ai giorni nostri, della degenerazione celebrale. L'eccezionale lavoro scientifico nel “DIMENTICARE SE STESSI” è la testimonianza che si può progettare e realizzare interventi efficaci agli anziani e dei loro caregivers.
L'unica certezza su cui l'indagine scientifica ha fatto luce è l'irreversibilità della malattia, identificata come un processo cronico-degenerativo di morte neuronale. Dato che ha rappresentato un inizio per il lavoro clinico e neuropsicologico. Questo dato ha fatto sì che un nuovo inizio di lavoro prendesse vita. Il sapere che di Alzheimer non si guarisce ha spronato gli addetti alla ricerca ad intervenire in maniera ossessiva sul danno celebrale attraverso specifici trattamenti farmacologici, non sottovalutando tutte le difficoltà in merito.
Non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo al trattamento a causa dell'insorgere subdola della patologia che non ha un esordio uniforme, ma varia a seconda alle caratteristiche personologiche, biologiche e sociali del paziente. Grazie all'ampliarsi delle conoscenze sulle caratteristiche neoplastiche del cervello, si è arrivati ad un avanzamento conoscitivo capace di scalzare quelle logiche riduttive del cervello, dando spazio e respiro agli approcci olistici complessi atti a cogliere l'essenza della mente. Una mente radicata nel corpo, con una memoria somatica che fa esperienza di sé, degli altri e del mondo.
La demenza di Alzheimer, una volta diagnosticata non può avere nessuna remissione. Le prognosi favorevoli riguardano, nel migliore dei casi cospicuo rallentamento della patologia che è proporzionale alla capacità dell'intervento. Certamente non è risolutiva per la malattia, ma serve a rendere migliore la qualità della vita del malato e dei loro familiari.
Tuttavia l'intervento deve essere tempestivo attraverso trattamenti psicologici integrati, come riattivazioni, riabilitazione sociale, cognitive, psicoterapia di gruppo per una dignità sostenibile al paziente. L'obbiettivo è giungere ad una uniformità complessa del rapporto tra mente, corpo e relazioni per una psiche in grado di adattarsi e di rigenerarsi sia negli aspetti strutturali sia in quelli funzionali, avvalendosi del grande patrimonio dell'esperienza.
Nell'attesa, la ricerca neuroscientifica ci aiuti a fornire importanti risultati sperimentali sul trapianto di neuroni e dai trial clinici sulle cellule staminali; la psicologia clinica, nel frattempo non può sottrarsi dal contribuire alle logiche della prevenzione, della diagnosi e del trattamento precoce dei disturbi.
La fiducia riposta nell'applicabilità delle ricerche deve rappresentare un salto di qualità nella condivisione e nel riconoscimento nel lavoro quotidiano.
Cicerone affermava “se la memoria è la custode di ogni conoscenza, allora siamo entrati nell'epoca della conoscenza on demand”.
                                                                                      Enrica Malatesta


http://www.piccin.it/libri/9788829923168/dimenticare-se-stessi.html

        

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