sabato 30 settembre 2017

SERAFINO ALATO




                       FRANCESCO D'ASSISI



                                    IL SERAFINO ALATO

                                           E 

                               LE STIMMATE

                       
                       
                         


Francesco mentre era raccolto in preghiera meditando sulla Passione di Cristo e chiedendo a Dio di fargli provare, prima di morire, le sofferenze sulla croce, ebbe la visione di un serafino recante l'immagine del crocifisso e a quel punto...come riferisce Bonaventura da Bagnoregio...si sentì cambiato in Gesù...il serafino pervenne, con sveltissimo volo, a lungo vicino al Servo di Dio, tra le sue ali apparvero l'effige del  crocifisso con le mani e i piedi stesi a forma di croce e inchiodati a questa.



Due ali si elevarono sopra il suo capo, due si estesero al volo e due coprirono tutto il suo corpo.Francesco vedendo ciò, provò un grande stupore e nello stesso tempo il suo cuore fu pervaso da grande gioia: rallegrandosi alla vista del prodigio...il Cristo sotto forma di Serafino era andato a visitarlo, ma nello stesso tempo la visione  del Crocifisso trapassava la sua anima con la spada dolorosa della Passione.

Alle sei ali del Serafino di San Francesco da sempre è stato attribuito un significato simbolico.


Dopo Tommaso da Celano, san Bonaventura soprattutto nell'opuscolo "De sex alis Seraphin" scriveva....indubbiamente anche noi potremo ottenere ciò se dietro l'esempio di Francesco sentissimo l'intenzione e l'azione pura e retta in ogni opera buona; sentimenti da non stancarci mai per piacere in ogni cosa a Lui solo.


Le penne di queste ali rappresentano l'amore del Padre, che misteriosamente salva, e il timore del Signore che giudica severamente.Queste ali devono separare dal mondo gli animi degli eletti, reprimendo i moti cattivi e ordinando sentimenti puri.


Le altre due devono separare dal mondo gli animi degli eletti, mentre le successive due ali per volare. 

Ossia avere una duplice: carità verso il prossimo e nutrire l'anima con la parola di Dio e sostenere il corpo col cibo materiale.

Sono Ali che raramente si congiungono perché difficilmente uno arriva a compiere l'una o l'altra cosa.


Il biografo concludendo...le loro penne sono i molti desideri che nascono dalla esecrazione dei peccati e dal bisogno di giustizia

Ricordiamo come sempre che Francesco l'asciò la vita terrena il 4 ottobre del 1226 dopo aver ricevuto il grande miracolo delle stimmate durante la preghiera e il digiuno in onore di san Michele..

Oggi nella Basilica dell'Arcangelo Michele l'antica pietra sulla quale Francesco lasciò il suo segno non c'è più. Nel saccheggio del 1799 i soldati francesi l'asportarono con l'antica porticina d'argento. Al posto della pietra originaria ve ne è un'altra con la stessa croce...segno di salvezza.


La notizia della sua morte, fu portata dallo stesso Francesco al vescovo di Assisi, che proprio in quel tempo era in visita sul Gargano alla grotta di san Michele, apparendogli in sogno gli disse "Ecco padre, lascio il mondo e vado da Cristo"


E.M
                                         

                                   


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