venerdì 6 ottobre 2017

ARTE NAPOLI




IL CRISTO VELATO...


SMONTATO IL SEGRETO

Cappella San Severo, gioiello architettonico nel cuore della Napoli antica. Al suo interno c’è una scultura che attira migliaia di turisti da tutto il mondo. È il “Cristo velato“.

La fama di alchimista e audace sperimentatore di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, committente dell’opera, ha fatto fiorire sulla scultura numerose leggende.

Una di queste riguarda proprio il velo del Cristo: da oltre duecentocinquant’anni, infatti, viaggiatori, turisti e perfino alcuni studiosi, increduli dinanzi alla trasparenza del sudario, lo hanno erroneamente ritenuto frutto di un processo alchemico di “marmorizzazione” compiuto dal principe di Sansevero.

In realtà, il Cristo velato è un’opera interamente in marmo, ricavata da un unico blocco di pietra, come si può constatare da un’osservazione scrupolosa e come attestano vari documenti coevi alla realizzazione della statua. La statua è frutto dello scalpello dell’artista napoletano, Giuseppe Sanmartino.
Un documento conservato presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli, riporta un acconto di cinquanta ducati a favore di Sanmartino firmato dal committente...costo complessivo della statua ammonterà alla ragguardevole somma di cinquecento ducati.

Anche nelle lettere spedite al fisico Jean-Antoine Nollet e all’accademico della Crusca Giovanni Giraldi, il principe descrive il sudario trasparente come realizzato dallo stesso blocco della statua.


Lo stesso Giangiuseppe Origlia, il principale biografo settecentesco del di Sangro, specifica che il Cristo è tutto ricoperto d’un lenzuolo di velo trasparente dello stesso marmo.


Tuttavia la leggenda del velo è dura a morire.

E.M



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