lunedì 17 settembre 2012

ECLESIA IN EUROPA - PACEM IN TERRIS



ESORTAZIONE DI DUE PAPI ALL'EUROPA: GIOVANNI PAOLO II E GIOVANNI XXIII

Il Papa, Giovanni Paolo II con il documento "Ecclesia in Europa", promulgato dopo l'ultimo Sinodo dei Vescovi Europei, proclama la Chiesa a poter entrare nel nuovo millennio con in mano il Vangelo! Documento che sia inteso da ogni fedele come esortazione conciliare ad acquistare, con una frequente lettura  delle Scritture divine, la scienza di Cristo, e che la Santa Bibbia continui a essere il tesoro per ogni cristiano, dove trovare nell'attento studio della Parola il nutrimento e la forza per attuare, giorno per giorno, la nostra missione. Prendiamo il Libro fra le mani e gustiamolo, ci riserverà delle difficoltà, ma darà anche gioia.... saremo colmi di speranza e capaci di comunicarla a ogni uomo e donna che si incontrano sul cammino.
Alla Chiesa che vive in Europa è chiesto di seguire la strada dell'amore; strada che passa attraverso la carità evangelizzante, impegno multiforme nel servizio senza soste né confini. La carità ricevuta e donata è l'espressione originaria nella quale nasce la speranza per ogni persona. L'uomo non può vivere senza amore. L'Europa non può non prendere atto del fenomeno della disoccupazione che costituisce un grande flagello in molte nazioni d'Europa. A questo si debbono aggiungere i crescenti flussi migratori
Il lavoro costituisce un bene cui la società deve farsi carico. E riconquistare giorno per giorno, tra fatiche e stanchezze, la coscienza della dignità di ogni uomo andando alla scoperta dei bisogni delle persone, e se necessario intraprendere nuovi cammini. Là dove più urgente è il bisogno e più debole sono l'attenzione e il sostegno l'ispirazione cristiana può trasformare l'aggregazione politica, culturale ed economica in una convivenza nella quale tutti gli europei si sentano a casa propria e formino una famiglia di Nazioni, ed altre regioni del Mondo sentirsi fruttuosamente ispirati. L'Europa ha bisogno di un salto qualitativo nella presa di coscienza della sua eredità spirituale. L'invito alla speranza non si fonda su un'ideologia utopistica, al contrario sia messaggio della salvezza; un Europa del terzo millennio che non faccia cadere le braccia.
Il tesoro ricevuto dalla fede cristiana fonda la vita sociale sui principi tratti dal Vangelo, le cui tracce si scorgono nelle arti, nella letteratura, nel pensiero e nella cultura delle nazioni. Una eredità che non appartiene solo al passato; è un progetto per l'avvenire da trasmettere alle future generazioni. E' la matrice della vita delle persone e dei popoli che hanno forgiato insieme il continente europeo.
L'Europa contempli Maria e riconosca che è materialmente presente nei molteplici e complessi problemi che oggi ci affliggono e la preghi di soccorrerci nell'incessante lotta tra il bene e il male, perché non "cada" o, caduta, "risorga".
Madre della speranza e della consolazione fidenti, ti affidiamo il futuro della Chiesa in Europa , tutte le donne e gli uomini di questo Continente.


                                                                                                            ENRICA MALATESTA

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